In una cerchia di 20 società c’era un modo di comportarsi che è emerso dagli atti. Lo juventino non può essere l’unico a pagare se tutti si sono comportati allo stesso modo. “Se sono stato l’unico a sbagliare è giusto pagare” deve pensare lo juventino. Ma chi si è comportato allo stesso modo – evidenzia – , non può uscire con uno scudetto in tasca. Non ci si può dimenticare di questo. A Napoli ci sono due procedimenti penali che stanno arrivando alla fine e le carte dei tribunali danno l’idea di quello che si può fare. Poi ci saranno la Cassazione eccetera eccetera. A quel punto potremo prendere una prima decisione definitiva su cosa fare in base all’iter processuale. Non ha senso parlare di prescrizione se emergono fatti nuovi. In quella stanza ci sono 20 società, non 7 miliardi. Luciano Moggi? Rappresenta una parte bella e importante della nostra storia. Siamo il paese del cattolicesimo e possiamo anche perdonare la gente.
\r\n\r\n\r\n\r\nQuanto a Del Piero, sembra al momento difficile rivederlo alla Juve. Anzi, il presidente lo candida piuttosto ad un ruolo nel “palazzo”, ma lontano dalla Vecchia Signora. Tra i due dev’essere finita male, anche se i rapporti – rivela il presidente – non si sono mai interrotti:\r\n
Se tu hai giocato bene a calcio non è detto che tu sappia e che ti senta di svolgere un ruolo manageriale. Ci sentiamo. Sicuramente Del Piero però potrebbe essere una figura giusta per guidare le istituzioni calcistiche.
\r\nInfine, una battuta sul mercato:\r\n
Lo scorso anno si diceva che sarebbero andati via sia Vidal sia Pogba e invece sono qui da noi. La volontà nostra è quella di costruire una squadra nella quale Pogba e Vidal siano importanti. Due anni fa nessuno conosceva Pogba e adesso abbiamo preso Coman che sta facendo bene.
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