“Le parole di Conte sono state abbastanza forti anche se lui stesso ha evidenziato che fa parte del calcio rappresentare situazioni meritevoli di attenzione. L’impostazione di Nicchi e Braschi prevede la rotazione degli arbitri per far sì che non dirigano uno stesso club per più di un tot di partite, perchè non è pensabile che alcuni club abbiano solo arbitri internazionali. Gli arbitri ruotano e si può avere la concezione di essere diretti da un arbitro più o meno esperto, tenendo così i venti club nella stessa situazione. I dirigenti debbono essere sè stessi sia quando ritengano di aver subito un torto sia, quando elogiano la prestazione dell’arbitro”. Si era espresso così nella giornata di ieri il presidente della Figc Giancarlo Abete in merito alle polemiche suscitate dalle lamente dell’allenatore della Juventus Antonio Conte. \r\n\r\nNon si è fatta attendere la replica della Juventus, nella persona del suo presidente, Andrea Agnelli, che oltre che nei tribunali ha ormai deciso di dichiarare guerra su tutti i campi alla federazione:“Ho trovato le parole del presidente Abete decisamente inopportune perché o il presidente della federazione commenta tutte le settimane tutte le dichiarazioni di tutti gli allenatori oppure solo quelle del nostro non mi sta bene”, ha dichiarato Agnelli a margine della presentazione della canditura di Torino “Capitale Europea dello Sport 2015”. tornando sull’attualità calcistica, Agnelli ha poi aggiunto: “La partita del Meazza, evento molto importante per noi, è preceduta in questi giorni da diversi interventi polemici, non ultimo quello decisamente inopportuno di Giancarlo Abete. Mi rendo conto che ci sia un po’ di nervosismo, ognuno cerca di tutelare il proprio interesse, ma commentare soltanto le parole del nostro allenatore mi è sembrata una mancanza di stile da parte del presidente federale. Si è parlato molto di stile, la Juve si limita a riferire le sue posizioni, i suoi sentimenti. Vedo invece che tante persone in questo momento si divertono a commentare le nostre vicende, e questo ovviamente non ci sta bene. Ognuno dovrebbe pensare alle questioni di casa sua. Noi juventini abbiamo un gran privilegio, quello di essere molto sereni. Affrontiamo il Milan sapendo che è la squadra sicuramente favorita per il titolo, perché è campione d’Italia in carica nonché nei quarti di finale di Champions League. Andiamo a giocare una bella partita che aspettiamo da tanto tempo”.\r\n\r\nAggiornamento\r\n\r\nA pochi minuti dallo sfogo di Agnelli, giunge la controreplica di Abete: “Se c’è la volontà strutturale a polemizzare, non è certo la mia. Le mie riflessioni, visto anche il ruolo che ricopro, sono sempre all’insegna del massimo equilibrio e rispetto per i grandi club“.\r\n\r\n\r\n