Andrea Agnelli e Beppe Marotta, rispettivamente presidente e CEO della Juventus, sono stati oggi protagonisti di un incontro con l’Associazione parlamentare ‘Giovanni Agnelli’ Juventus Club che si è tenuto nella Sala della Regina della Camera dei Deputati. È stata l’occasione, per il numero uno del club bianconero, di ribadire quali siano le linee guida dei torinesi: “Per la Juventus esiste un unico risultato che è quello della vittoria. Non lo dico con arroganza – evidenzia – , ma con la legittima ambizione di chi compete. E noi competiamo per vincere, poi la differenza la fanno le persone. È il gruppo che fa la differenza. Il gruppo unito, è questa la parte fondamentale”.
Insomma, un chiaro riferimento alle ultime vicende e alla cessione di Leonardo Bonucci, calciatore che era apparso ormai troppo “esuberante” all’interno dell’ambiente. Dopo sei anni di trionfi, Agnelli non può che fare un plauso allo staff societario composto da Pavel Nedved, Beppe Marotta e Fabio Paratici:
“Loro sono il cuore pulsante della Juventus di oggi, della Juventus della leggenda. Senza di loro tutto questo non sarebbe stato possibile, a loro va il mio ringraziamento. Ci si renderà conto forse fra una decina di anni di quello che abbiamo fatto in queste sei stagioni”, anche se poi la vittoria più bella deve ancora arrivare.
Con il lavoro svolto dallo staff di Agnelli, la Juventus è tornata stabilmente tra le prime quattro grandi d’Europa, anche se manca sempre la ciliegina sulla torta.
“Le quattro squadre in Champions League? Questo deve farci sorridere, ma dobbiamo fare attenzione perché dal 2019-2020 rischiamo di perdere il quarto posto nel ranking. Dobbiamo stare molto attenti perché l’Italia rischia di perdere una posizione: quello che è stato un cambiamento molto favorevole potrebbe trasformarsi in un boomerang”, conclude.
Alle parole del presidente, fa eco il CEO Beppe Marotta, che chiude definitivamente il caso Bonucci con una battuta: “I campioni passano, la società rimane. E la voglia di vincere resta intatta”.