Agnelli in Commissione Antimafia: “Nessuno ci ha segnalato Dominello” [VIDEO]
Il presidente della Juventus, Andrea Agnelli, è stato oggi ascoltato dalla Commissione Antimafia presieduta da Rosi Bindi per il caso biglietti
“[…] Se ci sono state irregolarità, esse dovranno essere sanzionate in modo adeguato e definendo con precisione le singole responsabilità, auspicabilmente in un processo giusto ed equilibrato tra accusa e difesa”. “Mai subito minacce da ultrà e mai pensato a Dominello come operativo”, ha poi aggiunto rispondendo alle domande del presidente del comitato mafia e sport, Marco Di Lello, e del senatore Pd Giuseppe Lumia. “Bagarinaggio? Siamo stati colti di sorpresa nel dover gestire uno stadio troppo piccolo – ammette ancora il numero uno di corso Galfer – , sempre tutto esaurito ogni domenica. Se penso alla finale di Champions che andremo a giocare con orgoglio a Cardiff, vado online e trovo biglietti a 3 e 5 mila euro. Prezzi che sono assurdi. Eventi come la finale Champions sono di grande interesse, quegli eventi dove l’offerta è molto inferiore alla domanda. Questo per noi è un motivo di orgoglio ma anche un problema”.
Poi, Andrea Agnelli sottolinea come, nonostante degli incontri con gli ultras fossero al corrente le forze dell’ordine, nessuno ha mai “segnalato” il Dominello. “Da parte nostra non abbiamo mai avuto la sensazione di subire attacco in alcuna attività della Juve né sui biglietti né su altre, tipo merchandising. Dominello? Mai ricevuto informative” dalla Digos. “Non è questione di leggerezza, la Juventus è un esempio di eccellenza in Italia, ha affrontato tutte le situazioni sempre d’accordo con le forze dell’ordine, in particolare con la Digos. Esiste una problematica in Italia che sono le infiltrazioni della criminalità e quindi dobbiamo stare più attenti tutti, perché la criminalità è un fenomeno in mutamento, che pervade tutta la penisola e quindi le attività per combattere la criminalità devono essere diverse. Il nostro ruolo e collaborare con le istituzioni per trovare insieme norme adeguate a combattere il fenomeno”.
Fonte video: Il Fatto Quotidiano