Andrea Agnelli, presidente della Juventus, ha aperto stamane l’Assemblea degli azionisti, in corso di svolgimento allo Juventus Stadium. Il numero uno del club torinese ha voluto subito ringraziare i protagonisti della cavalcata vincente dei cinque anni passati. Il primo pensiero di Agnelli, dunque, va a Buffon, Barzagli, Bonucci, Chiellini, Marchisio, Lichtsteiner, Padoin e Caceres, gli otto giocatori penta.-campioni, che però nulla avrebbero potuto senza la società che è stata loro di supporto.
Grandi meriti, dunque, vanno anche al CEO Marotta, al vicepresidente Nedved e al ds Paratici. In questi cinque anni, secondo il presidente, la Juve ha centrato in pieno gli obiettivi, con vittorie sportive e conti in ordine:
“C’è stata una crescita economica del 25% – sottolinea – in un settore in continua espansione e che non conosce crisi. Nelle ultime cinque stagioni siamo passati da 172 a 388 milioni, le plusvalenze da -26 milioni a +52 milioni. Parlando al mercato televisivo: la Premier League ha avuto un incremento del 71%, la Liga del 50% cumulativo, la Bundesliga dell’83%. Se noi consideriamo le sponsorizzazioni a rinnovo i principali club europei hanno avuto per quel che riguarda il jersey sponsor un incremento del 75% e dello sponsor tecnico del 75%. Dati che evidenziano come il calcio continui a crescere. La mia visione sulla gestione di una squadra professionistica di alto livello è basata da tre pilastri: lo sport, prima di tutto”.
A contribuire alla crescita bianconera soprattutto lo Juventus Stadium, cui presto sarà affiancato il J Village, la cittadella bianconera che sarà purtroppo una cattedrale nel deserto del calcio italiano in generale.
“Dal 1 luglio 2016 i JVillage ospiterà la prima squadra nella stessa area dello Stadium, unendosi al JMedical e al JMuseum. Nel vecchio continente – continua il presidente della Juventus – è in atto una progressiva polarizzazione del calcio: abbiamo 8 club che fatturano oltre 400 milioni, noi e il Liverpool tra 300 e 400 milioni, 4 club tra 200 e 300 milioni e 10 club tra 150 e 200 milioni. Real Madrid e Barcellona hanno annunciato investimenti complessivi per un miliardo di euro per Santiago Bernabeu e Camp Nou. Noi siamo nella terra di nessuno, a metà strada tra l’ultimo vagone di prima classe e il primo vagone di seconda: il rischio è di rimanere intrappolati nel mezzo”, conclude Agnelli.
L’amministratore delegato Aldo Mazzia, ha preso poi la parola per entrare nello specifico dei numeri del bilancio.
“Abbiamo registrato il record del fatturato con 387,9 milioni e un utile di 4,1 milioni, superiore ai 2,3 dello scorso anno. I proventi Uefa sono saliti da 90,6 milioni a 194,9 milioni. Le sponsorizzazioni sono passate da 53,5 milioni a 70 milioni. I ricavi da gare sono cresciute da 31,8 milioni a 43,7 milioni. Ricavi dallo Stadium: la saturazione media nel quinquennio 2011-2016 è del 95% e in cinque anni siamo passati da 36,3 milioni di ricavi a 51,5. I ricavi generati dall’inaugurazione dello Juventus Stadium sono di 232 milioni”.
La Signora ha grandi progetti per il futuro e dopo aver già inaugurato il J Medical, toccherà al J Village presso la Continassa.
“Il JMedical – continua Mazzia – è nato con l’idea di essere aperto a tutti. Un nuovo modo di fare business. Il progetto propone un livello sanitario d’avanguardia, in grado di coprire le esigenze dei pazienti. E’ attivo su un’area di 3mila e 500 metri quadrati. Ci sono 19 ambulatori, 2 palestre e 132 tra medici, infermiere e fisioterapisti al servizio di prima squadra, settore giovanile e pubblico. Stanno sorgendo 5 asset: la sede sociale, che avrà casa nell’ex cascina Continassa, il nuovo centro di allenamento della prima squadra, l’hotel che funzionerà anche da foresteria per la squadra. Poi la scuola internazionale, di formazione britannica con la lingua inglese come lingua madre, e – conclude – un immobile destinato all’attività di intrattenimento”.
Fonte: Tuttosport