Adesso parlo io e tu zitto | Thiago Motta BOCCIATO: c’è il grande ritorno dell’ex mister leggendario
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Non arrivano di certo complimenti per Thiago Motta, ritorna a parlare l’ex leggenda bianconera: che bordata al tecnico
Al suo primo anno, come allenatore in una big, Thiago Motta sta lasciando parecchio a desiderare. D’altronde i risultati ottenuti parlano per lui ma non si schierano affatto con il tecnico: falliti tutti gli obiettivi stagionali.
Prima la Supercoppa Italiana, poi è stato il turno della Champions League ed infine la Coppa Italia. Il campionato, per molti sostenitori bianconeri e addetti ai lavori, è bello che andato. L’unico “obiettivo” da raggiungere è il quarto posto.
Peccato, però, che non è così facile visto che le inseguitrici non hanno alcuna intenzione di mollare un centimetro e non daranno vita facile ai bianconeri. Squadra che, inutile ribadirlo, sta vivendo un momento nerissimo.
Nel frattempo sui social è stato lanciato, ancora una volta, l’hashtag “#MottaOut” tornato nuovamente in tendenza. Nel frattempo, per l’italo-brasiliano, continuano ad arrivare pesanti critiche. Soprattutto da parte di chi il bianconero lo ha vissuto anche lui in panchina.
Juventus, altre critiche per Motta: questa volta non gliele manda a dire
Nel corso di una intervista che ha rilasciato al ‘Corriere dello Sport‘ è intervenuto l’ex allenatore ed opinionista sportivo, Gigi Maifredi. Quest’ultimo, in passato, ha allenato anche lui la Juventus per una sola stagione: quella 1990-1991. Una annata tutt’altro che da ricordare per il nativo di Lograto che arrivava anche lui da Bologna (dove ritornò dopo la pessima esperienza in bianconero). La sua squadra, in quella occasione, concluse al settimo posto con tanto di esonero a fine stagione.
In molti, infatti, hanno accostato Motta a Maifredi per i “non” risultati raggiunti. Critiche che, però, il classe ’47 ci ha tenuto a respingere ai mittenti. Rifiuta, infatti, ogni tipo di accostamento all’allenatore attuale della “Vecchia Signora” con queste parole: “Da mesi vengo associato a Motta, ma cosa c’entro io? Io avevo 14 giocatori e 2 stranieri invece che 3. Nelle prime venti partite eravamo primi o secondi, la situazione precipitò a febbraio“.

No all’accostamento con Motta, l’ex tecnico non ci sta: “Cosa c’entro io?”
Un discorso, quello di Maifredi, che ha voluto continuare in questo modo: “Motta ha 30 giocatori, uno più bravo dell’altro, ha sbagliato a voler portare a Torino il calcio che aveva mostrato a Bologna. Lì aveva un centrocampo di altissimo livello intellettuale e molto ricettivo. Locatelli è un ottimo giocatore, Koopmeiners lo amo, ma è un pesce fuor d’acqua“.
Poi ha concluso dicendo: “Thiago avrebbe dovuto sposare una strada nuova anche perché gli sono cambiati addosso gli obiettivi e le aspettative“. Insomma, ci ha tenuto a precisare che il Bologna non è la Juventus e viceversa. Le logiche ed i ritmi sono molto diversi.