Abodi: “Giustizia sportiva? Incide sulla regolarità”

Andrea Abodi torna a parlare della giustizia sportiva. Il ministro dello sport si esprime sulla questione, prendendo a esempio il caso della Juve ma non solo, parlando a più ampio respiro su tutto lo sport italiano.

La Juve si prepara alla sfida di questa sera contro il Siviglia. L’Europa League è diventata l’obiettivo numero uno dei bianconeri e l’ultima chance di non chiudere la stagione senza trofei dopo il digiuno dell’anno scorso. Max Allegri vuole proseguire nel periodo positivo, con le due vittorie consecutive contro Lecce e Atalanta che hanno mostrato una squadra in crescita, sia nell’atteggiamento che nei singoli. Intanto però la mente non può non andare alle vicende extracampo che influenzeranno il risultato finale, almeno in campionato. E ritorna di attualità il tema legato alle tempistiche della giustizia sportiva, come sottolineato anche dal ministro dello sport Andrea Abodi.

Abodi sulla giustizia sportiva: “Bisogna equilibrare la tempestività con la regolarità delle competizioni”

abodi giustizia sportiva juve plusvalenze
 (Photo by Emilio Andreoli/Getty Images)

Nell’evento “Il Foglio Sportivo” organizzato a San Siro, ha preso parola anche Andrea Abodi. Il ministro dello sport si è soffermato su uno dei temi di attualità, ossia quello della giustizia sportiva: “La cronaca di questi mesi, non solo nel mondo calcistico, ci pone di fronte all’obbligo di trovare una soluzione affinché la giustizia sportiva sia tempestiva ma anche trasparente e credibile“.

Abodi prosegue: “Quello che accade ad un club si riverbera anche sulla competizione e quindi bisogna garantirne la regolarità, soprattutto quando si parla di eventi riferiti ad annate precedenti. Quindi non si parla di velocità ma di tempistiche giuste per non creare problemi a tutto il campionato, in un quadro che tra l’altro non riguarda solo un club”.

Infine, il ministro conclude: “Per quanto riguarda il caso della Juventus credo sia necessario unificare i procedimenti in modo che l’opinione pubblica capisca ciò che si sta facendo”.