“Agnelli dice che tifosi troveranno una sorpresa sulla maglia? Attendiamo di conoscere il contenuto di questa sorpresa”. Il presidente della Figc, Giancarlo Abete, colui il quale assieme a tutti gli altri organi federali si è detto incompetente per la revoca dello scudetto di cartone all’Inter (per la cronaca, Abete ha confermato che non è mai esistito un documento ufficiale che lo assegnasse all’Inter e se quindi “tutto ciò che non è espressamente concesso, è vietato”, quello scudetto non sarebbe potuto finire sulle maglie nerazzurre), rivendica, eccome, la competenza sulla terza stella da apporre eventualmente sulle maglie della Juve che ha appena conquistato, piaccia o non piaccia, il suo 30esimo scudetto. “Con grande serenità – ha aggiunto ancora Abete – qualora venisse posto il problema sarà data risposta da una federazione che ha grande rispetto per la storia di tutti i club e per le regole del mondo del calcio. Faccio i complimenti sentiti alla Juventus per questo successo meritato. Ho telefonato ad Andrea Agnelli, non si è parlato di questo problema, ma gli ho fatto i complimenti in qualità di presidente della federazione. Il ritorno ai vertici della Juventus è un segnale importante per tutto il calcio italiano, per quello che la Juventus ha rappresentato, per il momento di grande difficoltà che ha vissuto e per la capacità di ritornare ai vertici del calcio italiano e speriamo, in prospettiva, anche con ottimi risultati anche a livello europeo”.\r\n\r\nDel Piero e compagnia, però, continuano a rivendicare sul campo 30 scudetti: “E’ giusto che un tesserato che si senta nel cuore i trenta scudetti, ma la realtà fatta dalle decisioni assunte da organi primari nella valutazione di quello che è avvenuto portano a riscontri diversi”. Una frase al solito molto contorta di Abete, che spesso sembra voler dire molto di più di quello che realmente dice: il significato chiaro di queste 21 parole (“ma la realtà fatta dalle decisioni assunte da organi primari nella valutazione di quello che è avvenuto portano a riscontri diversi”) è semplicemente “i vostri scudetti sono 28”. Per Andrea Agnelli c’è all’orizzonte un’altra dura battaglia contro le istituzioni.