Abete: “Scudetti Juventus? Nostra contabilità diversa da quella di Agnelli”
Giancarlo Abete, presidente della FIGC era ieri a Torino allo Juventus Stadium per seguire da vicino Italia – Repubblica Ceca. È stata l’occasione per il presidente federale, per fare un giro al J-Museum e ammirare tutti i trofei vinti dalla Vecchia Signora, compresi i 31 scudetti. Anche se sul conteggio dei tricolori, Abete ha da ridire: “C’è rispetto naturalmente per quella che il presidente Agnelli ha chiamato la contabilità del cuore, poi c’è la contabilità del cuore e c’è la contabilità ufficiale, quindi come tale si può avere un rapporto di stima reciproca e anche un rapporto che valorizza la comune appartenenza al mondo del calcio, nei ruoli naturalmente diversi, pur avendo diversità di posizioni su alcune situazioni come quella relativa alle vicende che peraltro hanno contrassegnato un periodo in cui la Federazione era commissariata, per cui non ero neanche operativo come presidente e vicepresidente della Federazione”, ha detto con un giro immenso di parole il presidente federale.\r\n\r\nAbete, dunque, riduce meramente ad un fatto di “cronaca” il conteggio degli scudetti e il numero delle stelle:\r\n
“Non abbiamo fatto cancellare le tre stelle in tribuna? No, ma noi il problema non ce lo poniamo – prosegue – . Noi siamo dei soggetti che guardano alla sostanza delle situazioni e il mondo del calcio spesso ha una dimensione che vive anche attraverso delle situazioni che poi alcune volte diventano cronaca, diventano storia e diventano ricordo, ma questo vale per il calcio di tutti i tempi. La presenza oggi qui di tanti giocatori della Juventus e del Torino è un segnale importante, quel senso di appartenenza, di comunanza a un mondo a cui hanno dato tanto e a cui dobbiamo tutti dare tanto perché è un patrimonio del nostro Paese, che è sempre entrato nel mondo con il calcio dalla porta principale”, ha concluso.
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