Mercato estivo 2017: per la Juventus è un bel 7,5
Concluso il mercato estivo 2017, alla Juventus è mancata forse la ciliegina sulla torta, ma il voto è più che positivo, l’analisi reparto per reparto
Il mercato estivo 2017 si è concluso e secondo noi la Juventus merita un bel 7,5. In queste ore un po’ tutti hanno dato i loro voti, dagli addetti ai lavori ai semplici tifosi e sono proprio questi i più critici con la dirigenza bianconera. Una buona fetta di supporters bianconeri ritengono addirittura la campagna acquisti molto insufficiente con la squadra che si sarebbe molto indebolita. È giusto che ciascuno si faccia la propria idea, ma tra il “siamo i più forti del mondo, vinciamo tutto” e l’immancabile “moriremo tutti, andiamo in B etc etc”, noi preferiamo analizzare reparto per reparto le operazioni compiute, tenendo a mente il fatto che norme alla mano, avevamo 25 posti per la lista Serie A e 23 per la lista Champions (a causa della mancanza di due calciatori cresciuti nel vivaio). Ah, dimenticavamo: i conti, quelli veri, si fanno sempre a maggio.
Portieri
Sono andati via Neto (Valencia) e Audero (Venezia), sono arrivati Szczesny e Pinsoglio. In questo reparto, a nostro avviso, si è migliorato e non poco: il numero uno della nazionale polacca ha superiore esperienza internazionale rispetto al brasiliano e sembra essere più pronto per la sostituzione di Buffon. Pinsoglio, invece, è reduce da un girovagare per i campi di B che lo ha reso più esperto e sicuramente più affidabile del pur giovane e promettente Audero.
Difesa
Sono andati via Bonucci e Dani Alves, sono arrivati De Sciglio e Howedes. Innanzitutto è bene sottolineare subito come ciascun giocatore abbia le proprie caratteristiche, quindi fare dei paragoni “uomo contro uomo” non è mai una cosa “affidabile”. Ricercare nel tedesco ultimo arrivato caratteristiche del difensore del Milan è sbagliatissimo: sono due calciatori diversi, uno leader assoluto in caso di difesa a tre, meno affidabile a quattro, l’altro eclettico e adattabile ad ogni ruolo. Campione del Mondo in carica, Howedes si adatta a centrale destro, centrale sinistro, terzino destro e terzino sinistro. Un jolly di comprovata esperienza internazionale, con un anno in meno rispetto a Bonucci. A chi dice “è un panchinaro, l’anno scorso non ha mai giocato”, i dati dicono: 46 presenza, 4.170 minuti giocati, contro le 45 presenze di Bonucci e 3.741 minuti giocati.
Dani Alves e De Sciglio non sono lontanamente paragonabili e per diversi motivi: il primo era stato acquistato per fare il terzino e alla fine si è giocato il posto di attaccante esterno destro con Cuadrado. Il secondo, va ricostruito più mentalmente che altro e se tornerà quello degli Europei, potrà essere molto utile. In questo reparto abbiamo qualcosa in meno? Forse, ma Howedes è tanta roba, vedrete.
Centrocampo
Sono usciti Rincon e Lemina, due che praticamente non giocavano mai, e sono entrati Matudi e Bentancur. Il francese l’anno scorso era considerato il “colpo che ci avrebbe fatto vincere la Champions”, è arrivato con un anno di ritardo e sembra sia il nuovo Hernanes… Il francese completa con le sue caratteristiche quello che hanno dato e hanno ancora da dare Pjanic, Khedira e Marchisio. Occhio al giovane uruguayano, che ha mostrato fin qui di avere personalità da vendere, di non sentire il peso della casacca della Juventus e di essere adattabile a diversi ruoli e moduli. In mediana abbiamo qualcosa in più quest’anno, anche se è proprio in questo reparto che ci si attendeva un top assoluto.
Attacco
È stato ceduto Kean al Verona in esxtremis per consentirgli di giocare con continuità, ma il commento più frequente di oggi è: “ora siamo rimasti senza attaccanti di scorta”. Scusate se ad Higuain e Mandzukic (uno che da prima punta ha vinto tutto quello che c’era da vincere a livello nazionale e internazionale, Champions e Intercontinentale inclusa), possiamo oggi sommare Dybala, Cuadrado, Douglas Costa e Bernardeschi. L’argentino è stato corteggiatissimo nel mercato estivo 2017 e averlo trattenuto è il miglior colpo in assoluto (secondo posto per Alex Sandro), mentre il colombiano ha già dimostrato in queste prime partite che pur rimanendo a volte indisciplinato, è sempre bene averlo dalla propria parte. Douglas Costa e Bernardeschi non hanno ancora avuto modo di mettersi granché in mostra, ma se ci avessero detto un paio di stagioni fa che avremmo preso l’esterno brasiliano del Bayern che ci dominava ad ogni contro diretto, non ci avremmo creduto. All’ex viola va dato tempo, giocare alla Juve non è ugual cosa che giocare con la Fiorentina. Sa adattarsi al ruolo di prima punta, di esterno d’attacco e all’occorrenza addirittura a mezzala in un centrocampo a 3. Anche in questo reparto, dopo il mercato estivo 2017, senza dubbio, siamo più forti e più assortiti.