Mancini si offre alla Juve: “Sono pronto ad allenare la mia squadra del cuore”
Bari e Catania saranno tappe decisive per la Juve, ma soprattutto per Ferrara. Blanc gli ha ribadito fiducia, ma un eventuale tracollo nelle prossime uscite potrebbe costare il posto al buon Ciro. E allora entra di prepotenza sulla scena Roberto Mancini: “La Juve mi vuole? Sono pronto. I tifosi facciano i tifosi, le società facciano le società. E poi anche quando ero all’Inter non ho mai fatto mistero di tifare, da bambino, per i bianconeri”.\r\nInsomma, parole, quelle rilasciate in un’intervista a Il Giornale e a Tuttosport, che aprono, anzi spalancano le porte a un clamoroso cambio di comandante. Perché il nome di Mancini, finalmente liberatosi dal contratto che lo legava all’Inter, è sempre circolato nell’ambiente juventino, ma non è mai stato pronunciato ad alta voce. Perché la paura era quella di attirarsi le ire dei tifosi (ricordate il caso Stankovic?), che vedevano e vedono nel “Mancio” il nemico da combattere, quello che ha attaccato la Juve sul fronte di Calciopoli. “Non ho mai parlato male della Juve, la polemica riguardava alcuni suoi tesserati. Lo dico per questione di rispetto. Della Juve e della verità”, ha precisato.\r\nCerto, questa Juve sta deludendo tutti, Mancini compreso: “Ero convinto che sarebbe rimasta agganciata all’Inter nella lotta scudetto e che sarebbe passata tranquillamente in Champions. Mi dispiace per Ciro, che non passa un bel momento”.\r\nNel mirino oltre a Ferrara, sono finiti i due acquisti più costosi: Diego e Felipe Melo: “Diego è un calciatore superiore alla media. E’ capitato anche a grandi giocatori come Platini e Zidane di avere problemi nei primi mesi in Italia. Melo è bravissimo. Ci mette qualche errore di troppo e non va bene. Però è titolare del Brasile, non l’ultimo che passa. Consigli di mercato? Saprei chi prendere…”.\r\nComunque sia, al momento i nomi più gettonati per l’eventuale dopo-Ferrara sono ancora quelli di Spalletti e Gasperini, mentre in caso di cambio volante, Gentile o Casiraghi potrebbero fare da traghettatori. Ma questa è un’altra storia.\r\n(Credits: Sportmediaset.it)