Lippi: “Io di nuovo alla Juve? Tutto è possibile”
«Dopo il mondiale è tutto apertissimo»: musica e parole di Marcello Lippi durante la conviviale di tre Rotary Club fiorentini a Firenze, in cui era l’ospite d’onore, rispondendo a una domanda sul suo possibile futuro dirigenziale nella società bianconera. «Nonostante se ne parli così tanto nella mia testa ci sono soltanto i prossimi sei mesi di lavoro con la Nazionale, poi cosa succederà non lo so».\r\n«Il nostro calcio non è in crisi, anche se può sembrare così. Non siamo messi male perché abbiamo ottimi talenti che stanno nascendo e crescendo nelle varie rappresentative giovanili, le nostre squadre si fanno valere in Europa, siamo campioni del mondo e abbiamo il campionato di serie B più competitivo del mondo».\r\nSull’invasione degli stranieri nella Serie A, che si evidenzia soprattutto nell’Inter, Lippi ha le idee chiare: «L’espressione più vera del calcio di un Paese è la nazionale, non sono le squadre di club. E poi si parla di Inter, ma in Inghilterra va anche peggio, basti pensare che il Liverpool è in mani americane ed è allenato da uno spagnolo, il Chelsea è di un russo ed è guidato da un italiano, eccetera. E nel loro campionato solo il 38% dei giocatori sono inglesi, mentre nel nostro abbiamo il 60% di giocatori italiani».