Vieri: “Via dalla Juve solo per soldi, decisi io”
Christian Vieri, in arte ‘Bobo’, pubblica la sua autobiografia e racconta perché lasciò la Juventus, la sua squadra del cuore
Christian Vieri, in arte ‘Bobo’, pubblica la sua autobiografia e già dai primi stralci che circolano sui giornali, il libro promette aneddoti e circostanze interessanti. Il titolo del libro è “Bobo Vieri – Chiamatemi bomber” ed è stato scritto a quattro mani con il giornalista Mirko Graziano de ‘La Gazzetta dello Sport’. Tra i vari argomenti affrontati dall’ex centravanti, non mancano alcune stoccate all’Inter che preferì acquistare Gamarra al posto di Nesta, ma anche episodi relativi alla sua parentesi alla Lazio.\r\n\r\nQuanto alla Juve, sua squadra del cuore, Bobo Vieri (il suo account twitter ufficiale) ammette che se potesse tornare indietro rimarrebbe in bianconero più a lungo: a suo tempo si disse che il dg Luciano Moggi lo vendette per fare cassa, in realtà a decidere fu proprio l’attaccante come racconta proprio nella sua autobiografia:\r\n\r\n“Un giorno Moggi mi chiama a rapporto: entro nel suo ufficio – racconta – e trovo già lì il mio procuratore e Bettega. Il direttore, con i suoi modi tranquilli e gli occhi semichiusi, dice che è pronto ad aumentarmi l’ingaggio, ma che non può andare oltre i due miliardi di lire a stagione. L’Atletico Madrid offre tre miliardi e mezzo. “Si va in Spagna”, dico. E la riunione finisce all’istante. Lo ammetto, decisi guardando solo il portafogli. Potendo tornare indietro, sarei rimasto”.\r\n
Vieri e le donne
\r\nDa sempre sulle prime pagine della stampa gossippara, da questo punto di vista Vieri non ha nulla da rimproverarsi:\r\n\r\n“A diciott’anni si diventa maggiorenni, si può finalmente guidare l’automobile, si può votare e tutta una serie di altre cose. Ma i miei diciotto li ricordo soprattutto perché fu in quel periodo che varcai per la prima volta la soglia del Pineta di Milano Marittima, che negli anni a venire sarebbe diventato per me un appuntamento fisso… Elisabetta Canalis? Me la passò al telefono Iacchetti. Menava di brutto Eli quando la facevo arrabbiare… Melissa Satta la conobbi quando aveva 18 anni, era bellissima. Le dissi: “Ascolta Melissa, adesso sei troppo giovane, ma mi prenoto per diventare tuo fidanzato appena avrai compiuto vent’anni…”. Mi hanno attribuito molte storie – conferma nel libro – in questi anni. Devo essere sincero, quelle inventate sono state poche, è quasi tutto vero ciò che avete letto sui giornali di gossip. Molte delle ragazza che vedete in tv al cinema hanno avuto a che fare con il Bomber…”\r\n\r\n