Diritti tv, ipotesi turbativa d’asta: perquisite sedi club di Serie A e B
La Procura di Milano indaga sulle presunte irregolarità nell’assegnazione dei diritti TV del calcio. Qualche giorno fa, il quotidiano ‘La Repubblica’ aveva pubblicato indiscrezioni in merito ad un’indagine in corso. La Guardia di Finanza, secondo quanto riportano in queste ore i più autorevoli quotidiani, si sarebbe mossa venerdì scorso perquisendo le sedi di alcuni club di Serie A, di Serie B e quelle di Lega Calcio di A e B. Tra i club sotto la lente d’ingrandimento, non c’è al momento la Juventus.\r\n\r\nI reati ipotizzati sono quelli di turbativa d’asta, turbata libertà degli incanti e ostacolo all’attività degli organi di vigilanza. Pur trattandosi di società private, nel momento in cui la Lega Calcio indice l’asta per i diritti TV si indice un concorso pubblico, per il quale sono dunque ipotizzabili i reati in questione. Sempre venerdì scorso, è stato arrestato in Svizzera il fiscalista Andrea Baroni, socio della Tax & Finance, società di consulenza fiscale con sede a Lugano che lavora anche per Infront Italia, advisor che gestisce i diritti TV della Serie A e non solo. Secondo quanto riporta Calcioblog.it, sono stati iscritti nel registro degli indagati Marco Bogarelli, presidente Infront ed ex dirigente Milan Channel, oltre ad altri manager di Infront e due di RTI (Mediaset).\r\n\r\nNon si conoscono ancora i nomi delle società perquisite, anche se alcuni quotidiani fanno già delle ipotesi. Le perquisizioni si sono rese necessarie, dopo che la Procura di Milano ha ipotizzato il reato di ostacolo agli organi di vigilanza, in particolare la Covisoc. Secondo gli inquirenti, potrebbero essere state effettuate operazioni finanziarie all’estero per migliorare i conti di società in difficoltà.