Diritti TV: in Lega 50 milioni spaccano la Serie A
Le big spingono per dividere col criterio dell’audience. Ma adesso si tratta. E’ di nuovo fibrillazione tra le 20 di A per quei 50 milioni da dividere dalla prossima stagione. Già venerdì in assemblea è emersa l’idea delle grandi di dividere questi soldi con il criterio dell’audience televisivo. E il portavoce di questa tesi è stato Jean Claude Blanc, il presidente bianconero che non a caso è entrato nella commissione chiamata a promuovere una scelta condivisa. I club medi invece hanno indicato l’ad. della Samp Beppe Marotta e le piccole hanno scelto l’a.d. dell’Atalanta, Cesare Giacobazzi. Il confronto Lunedì il primo faccia a faccia dei tre. Ieri il d.g. Brunelli ha convocato un’assemblea informale di A per venerdì (10): si parlerà proprio del nuovo metodo di ripartizione. Sinora questi introiti erano destinati alla Serie B che, però, ora ottiene la sua quota dai diritti-tv grazie alla legge Melandri. Perciò ora le grandi vorrebbero una sorta di risarcimento dai diritti collettivi. Ma i soldi da dove arrivano? Il montepremi innanzitutto sarà rinnovato il contratto di sponsorizzazione con la Tim da 15 milioni annui per il prossimo biennio. Invece da Nike arrivano 4,5 milioni per il pallone. Poi, ci sono le percentuali dalle competizioni Uefa e dal Coni per i concorsi e le scommesse (circa 18). Quindi ci sono i 3 milioni di utili preventivati da Infront per la produzione-tv delle gare. Infine i 10 milioni messi sul piatto da Sky per avere ogni settimana almeno un’intervista in esclusiva da ciascun club. Il totale, appunto, è di 50: buona divisione…\r\n(Credits: Calciomercato.com)