Calciopoli: De Cillis rinviato a giudizio, accusa sempre più debole
Calciopoli, l’accusa diventa ancora più debole: Teodosio De Cillis, il rivenditore delle sim svizzere, sarà processato per falsa testimonianza
Calciopoli, l’accusa diventa ancora più debole: Teodosio De Cillis, infatti, sarà processato per falsa testimonianza. Stiamo parlando del titolare della rivendita di Chiasso presso la quale Luciano Moggi avrebbe acquistato le sim svizzere, che per anni ci hanno detto essere non intercettabili (ma oggi sappiamo che non è così). De Cillis è stato uno dei testimoni chiave per l’accusa, visto che a Napoli essendo stata esclusa dalla condanna qualsiasi alterazione di partite e del sorteggio arbitrale, le sim svizzere sono state uno dei punti cardine.\r\n\r\nCome riporta ‘Tuttosport’, De Cillis fornì ai carabinieri un foglio dattiloscritto con i numeri delle sim vendute a Moggi attraverso l’impiegato Bertolini. Tramite questo elenco, gli inquirenti hanno poi ricostruito il traffico della presunta Cupola: attenzione, perché quello di De Cillis non è un documento ufficiale che prova la proprietà delle sim, ma solo di un foglio compilato e, come detto sotto giuramento, portato personalmente ai carabinieri di Como. Circostanza smentita dal maresciallo Nardone che sotto giuramento ammise di essere andato lui a Chiasso a prendere quel foglio e senza avere una rogatoria internazionale.\r\n\r\nGli avvocati dell’ex arbitro Tiziano Pieri hanno denunciato De Cillis per falsa testimonianza nel marzo del 2012 e ieri è arrivato il rinvio a giudizio in seguito alla richiesta formulata il 26 novembre dal pm di Napoli Raffaele Tufano. Se De Cillis fosse condannato, la sua testimonianza al processo di Calciopoli diventerebbe inattendibile.\r\n\r\n[jwplayer player=”1″ mediaid=”79697″]