Amichevole: Italia vs Svezia 1-0 (Chiellini monumentale)
Dopo gli sbadigli di Italia-Olanda, il pubblico di Cesena di diverte molto di più in occasione dell’ultima sfida del 2009 degli Azzurri, opposti in amichevole alla Svezia del nuovo ct Hamren.\r\nLe formazioni iniziali sono nettamente rimaneggiate, con Lippi che lascia fuori tutti i suoi campioni del mondo (alla fine entrerà solo Camoranesi) e gli scandinavi costretti a rinunciare ai loro migliori attaccanti, Ibrahimovic e Berg.\r\nPoco male, perché l’avvio di gara è a dir poco scoppiettante, con Marchetti che si oppone da campione a Hysen dopo due minuti, ripetendosi un attimo dopo sulla conclusione ravvicinata di una nostra vecchia conoscenza, Olof Mellberg.\r\nL’Italia risponde con il colpo di testa di Chiellini che trova la risposta di Isaksson, mentre al 20′ è Biondini a sbagliare di sinistro da due passi dopo la respinta del portiere svedese sul tiro di Di Natale. Dall’altra parte, però, sono ancora brividi, con il destro di Elmander che muore di poco a lato al minuto 23.\r\nPer frenare l’entusiasmo scandinavo serve un gol, che arriva puntuale al 29′: corner di Di Natale da destra, spizzata di Pazzini (che per la verità avrebbe voluto concludere a rete) e Chiellini spunta sul secondo palo per la correzione vincente, cogliendo di sorpresa la difesa avversaria con un grande riflesso.\r\nL’Italia inizia quindi a giocare in scioltezza, sfiorando il raddoppio sul finire della frazione con un altro tentativo in mischia di Chiellini e dando un’impressione di notevole solidità quando schierata con il 4-4-2 (con Candreva a sinistra e Marchionni a destra), situazione di gioco che aveva già regalato risultati positivi nella gara di qualificazione contro la Bulgaria.\r\nNella ripresa, però, Lippi torna al tridente inserendo Rossi al posto di un discreto Candreva, mentre Biondini e Maggio (non eccezionali) lasciano spazio a Galloppa e all’esordiente Cassani.\r\nI secondi 45 minuti, però, scivolano via senza troppe emozioni, tra una sostituzione e l’altra, con la Svezia che paga un’incisività relativa negli ultimi 16 metri mentre l’Italia non può prescindere dalle invenzioni di Di Natale e Rossi, giocando solo a sprazzi. Nel finale ci pensa Marchetti a fissare il risultato alzando oltre la traversa il colpo di testa del subentrato Wernbloom, tanto basta per ottenere un successo meritato che chiude nel migliore dei modi un 2009 di tensione.\r\n
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