Juventus, intervista Massimiliano Allegri: “Due rinforzi di qualità”
Intervista Massimiliano Allegri: il tecnico della Juventus fa il punto sul suo primo mese al quotidiano ‘Tuttosport’
Intervista Massimiliano Allegri: “Con Pirlo nessun problema, servono due rinforzi duttili e di qualità”. Di ritorno dalla tournée in Indonesia, Australia e Singapore, il tecnico della Juventus, Massimiliano Allegri, fa il punto del suo primo mese di lavoro in bianconero. L’allenatore toscano ha iniziato con il 3-5-2 di Antonio Conte, per poi cambiare in corsa, passando alla difesa a quattro: l’idea è quella di tenere caldi più moduli e adattarli di volta in volta agli avversari.\r\n
Questa tournée è stata utile per effettuare una buona preparazione sotto l’aspetto fisico e tattico. Siamo andati avanti con il 3-5-2 – spiega a ‘Tuttosport’ – , ma non solo. E’ stato un vantaggio aver potuto contare su un assetto granitico, che i giocatori conoscono a memoria, collaudato e vincente in Italia per 3 anni. Però credo che una squadra debba lavorare anche su altri sistemi di gioco. In modo da averne sulle dita almeno un paio. Per poter avere maggiore imprevedibilità.
\r\nNon solo difesa a 4, Allegri ha provato varie soluzioni sia a centrocampo, sia in attacco:\r\n
Sì. E modificando le situazioni anche negli altri reparti. In alcuni spezzoni delle amichevoli di Giacarta e Sydney abbiamo cambiato modulo. E la squadra ha dato buoni segnali. Poi in quella di sabato scorso abbiamo cominciato subito con le novità tattiche. Ma c’è da lavorare ancora molto per acquisire meglio le conoscenze.
\r\nPossibili varianti, sono il 4-3-1-2 e 4-3-2-1: dipenderà molto anche da chi arriverà in attacco dal mercato.\r\n
Una volta ero abituato a dire: 4 difensori, 3 centrocampisti, e poi si vedrà la disposizione dei 3 là davanti, a seconda delle gare. In linea di massima penso al modulo col tridente, certo. Che garantisce dei vantaggi. I moduli devono poter interscambiarsi anche durante la stessa partita, a seconda dei giocatori che metterò dentro. Poter contare su almeno 2 moduli, dal 3-5-2 a tutte le variazioni del tridente offensivo con una difesa a 4, è importante per sorprendere l’avversario. Per passare in vantaggio, o per recuperare un risultato, o per difenderti.
\r\nAllegri, poi, non esclude il 3-4-3\r\n
E’ uno sviluppo del 4-3-3. In certi frangenti può essere utile. In questi anni lo ha insegnato il Barcellona, un esempio di eclettismo. Dipende dai giocatori che avrò. Possiamo ragionare sul trequartista con 2 punte. Pereyra può ricoprire quel ruolo. Non è un classico rifinitore, ma dà intensità, può diventare un riferimento. Marchisio è un altro che può farlo. Ma in generale a me piace averne 2 in campo che ballano tra le linee. E poi c’è Tevez. Un grande giocatore che può ricoprire tutti e 3 i ruoli. Quando hai giocatori così, è più facile avere soluzioni diverse ed efficaci.
\r\nIl 4-3-3 puro, con una punta centrale e due attaccanti esterni, per ora, non pare essere una soluzione praticabile.\r\n
E’ più difficile da fare per noi, ho solo Pepe come esterno puro. Coman è una seconda punta, ma può adattarsi anche da esterno, se necessario. E’ molto sveglio. Ha 18 anni, non diamogli troppe responsabilità. Ma può diventare un bel giocatore. Mi sarà utile di certo. Apprende in fretta, ha ottime qualità. Un altro ragazzino che sta facendo benino è Vitale, ancor più giovane, 17 anni da compiere. Un interno che può giocare anche davanti alla difesa. E’ un ragazzo interessante su cui lavorerò per farlo crescere al fianco della prima squadra.
\r\nInevitabile tornare sul rapporto con Andrea Pirlo, con il quale pare che ai tempi del Milan ci fosse stata qualche incomprensione:\r\n
Ma anche nel Milan non c’erano problemi! Il calcio – dice Allegri – non è una scienza esatta. Ci sono annate che parti in un modo e finisci in un altro. Come l’ultima di Andrea a Milano. Fu sfortunata per lui, ebbe diversi problemi fisici. Fino a quel momento aveva giocato sempre. Poi a fine anno furono fatte valutazioni completamente diverse, perché di mezzo ci entrò anche l’aspetto economico. Pirlo a livello tecnico e di geometrie, dei tempi di gioco, è il giocatore che ha più qualità di tutti. L’età non è un problema. Il passo che ha ora non è molto diverso da quello che aveva 10 anni fa. L’importante è che sia sostenuto da una buona condizione. Andrea è fondamentale per la Juve. Tornando all’interscambiabilità dei ruoli, anche questa deve essere un punto di forza: lo stesso Marchisio può giocare alla Pirlo, è uno che recepisce al volo le cose. Pure Padoin non mi è spiaciuto davanti alla difesa, ma chiaramente ha caratteristiche diverse da Andrea. Marrone è stato una piacevole sorpresa, anche in una difesa a 4. Io lo vedo più difensore che centrocampista. E da terzino sinistro a 4 può agire pure Asamoah. Oltre a Evra, ovviamente. Cui serve un po’ di tempo per abituarsi al calcio italiano e ai nostri allenamenti.
\r\nCapitolo Vidal: il cileno è in recupero dopo l’infortunio al ginocchio e dal mercato non pare arrivino segnali. Alla fine il top player dovrebbe rimanere in bianconero:\r\n
Ha ripreso a lavorare col pallone. Nei prossimi giorni si unirà in tutto e per tutto ai compagni. E’ un leone in gabbia: vorrebbe giocare sempre – ammette Allegri – , ma si è dovuto limitare a un paio di partitelle venerdì scorso. Se tutto procede bene, lo potrò schierare nel Trofeo Tim. Lo vedo voglioso, sereno. Non sembrava neanche fermo da tanto. Ha uno spirito eccezionale. Ha una carica straordinaria. Non pare un giocatore chiacchierato sul mercato, se è questo che volete sapere. I grandi giocatori sono sempre chiacchierati. I grandi club cercano solo grandi giocatori, è ovvio. Ma anche la Juve è un grande club. Poi è chiaro che lo United o il Real o il Bayern o chi volete voi possano pensare a campioni come lui.
\r\nIn entrata, dovranno arrivare ancora una difensore e un attaccante per completare la rosa. Allegri traccia l’identikit dei giocatori seguiti:\r\n
Abbiamo poco tempo, il margine di errore si assottiglia. Se dobbiamo prenderne due, non possiamo sbagliare d’una virgola. Sbagliare un acquisto a questo punto significherebbe fallire il 50% delle scelte. Sbagliarne 2 su 2 sarebbe un errore colossale. Intanto in difesa Barzagli pian piano sta recuperando. E Ogbonna è normale che abbia bisogno di tempo: dovrà fare di più, è chiaro. Ma le doti le ha. A inizio stagione saremo un po’ in emergenza. Barzagli non sarà ancora pronto, Chiellini sarà squalificato per 2 giornate. Morata? Sarà importante recuperarlo: può fare meglio la seconda che la prima punta. Ma potrebbe pure adattarsi a esterno nel 4-3-3. Ha una tecnica eccezionale. Ribadisco: valuteremo il da farsi sul mercato anche in questo reparto. Ma per prenderne uno che non serve, è meglio non prendere nessuno. E’ inutile prendere una punta di basso livello. Se ne prendiamo una, ci serve un giocatore importante. Che possa essere davvero utile. Ci serve un giocatore che possa giocare in entrambi i moduli che utilizzeremo, dal 3-5-2 al tridente. Che sia eclettico, insomma. Pastore, Jovetic o Lavezzi? E’ difficile dire tipo chi. Dipende anche da chi puoi prendere, da chi c’è sul mercato.
\r\nConte e il record di 102 punti: impresa irripetibile?\r\n
Ecco, a proposito: in bocca al lupo a lui. Spero che faccia bene anche da ct. Il calcio italiano ha bisogno che la nazionale vada bene. Tornando ai punti: 102 sono irripetibili, credo. Il mio obiettivo sarà avere almeno un punto in più di chi arriverà secondo. La Champions? E’ un torneo affascinante. Finora ho sempre passato il primo turno: 4 volte su 4. E ho già raggiunto i quarti. Che è un obiettivo da non farci sfuggire. Il primo della stagione, comunque, sarà superare il girone. Ai ragazzi lo sto ripetendo: dobbiamo crederci. Bisogna credere nella possibilità di andare avanti in Champions fino alla fine. Poi è chiaro che quel che sarà, sarà. I quarti non sono un sogno, ma un obiettivo realistico. Dopo i gironi, la Champions diventa tutta un’altra cosa. Si passa all’eliminazione diretta. Dipenderà dagli abbinamenti, servirà anche un pizzico di fortuna. E poi dipenderà pure dalla condizione fisica che avrai. Può succedere di tutto. Lo ridico: bisogna crederci, avere fiducia. Ma anche essere realisti. Alla Champions partecipano squadre come il Barcellona, il Real, il Bayern e via dicendo che sono grandissime formazioni e hanno fatturati enormemente più grossi delle squadre italiane. Però ciò non vuol dire che la Juve non possa pensare di arrivare in finale. Noi dobbiamo fare la Juve. E quindi non possiamo non crederci. E poi vedremo. Bisogna crederci perché lo sport è questo. E noi abbiamo una squadra di grande qualità. E che ha pure grandi margini di miglioramento nei singoli. La Juve ha giocatori che devono ancora crescere. Pogba, Vidal, Marchisio, Coman, Llorente, lo stesso Asamoah, Morata… Tutti giocatori che se migliorassero il loro rendimento anche solo del 10 o del 20%, farebbero automaticamente crescere anche il valore della squadra. Scudetto o finale di Champions? Io preferisco tutte e due le cose.