Lichtsteiner: “Grazie PSG ma io voglio restare alla Juve”
Stephan Lichtsteiner, terzino svizzero della Juventus, ha rilasciato oggi un’intervista alla Gazzetta: ha parlato di nazionale, mercato e nuovo modulo
Stephan Lichtsteiner, terzino svizzero della Juventus, ha rilasciato oggi una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport. È stata l’occasione per l’ex laziale, di spaziare su vari argomenti, dall’intesa con Pirlo al Mondiale, passando per il mercato e inevitabilmente il nuovo corso bianconero targato Massimiliano Allegri. In tre stagioni alla Juventus, Lichtsteiner ha segnato molto, merito anche di Andrea Pirlo, che lo cerca e lo trova molto spesso: “Questione di occhio. Se vedi che il difensore è pronto e magari si è messo in una posizione che ti complica il movimento, non devi nemmeno provarci. Oppure tu parti e la palla non arriva. Il bello di Andrea è che invece la palla arriva, arriva, arriva…”, racconta lo svizzero.\r\n\r\nAllegri per ora ha confermato la difesa a tre, ma non è da escludere il passaggio alla linea a quattro. Ecco cosa ne pensa Lichtsteiner:\r\n
Con la difesa a quattro è più facile perché hai comunque un compagno davanti a te. Con il centrocampo a cinque, invece, magari sei già alto in partenza e puoi provare la giocata un numero di volte maggiore, ma rischi di diventare prevedibile quindi devi farlo solo in determinate situazioni. E poi bisogna correre su e giù per tutta la fascia da soli.
\r\nAl Mondiale la Svizzera ha pagato un clamoroso errore proprio di Lichtsteiner:\r\n
E’ stata una fortissima delusione. In carriera non ho mai fatto errori clamorosi, questa volta è costato caro. Ero molto dispiaciuto per il mio Paese e la mia squadra.
\r\nQuanto alle voci di mercato che lo volevano al Paris Saint Germain, lo svizzero ammette di aver declinato la proposta: sta trattando con la Signora il nuovo contratto.\r\n
Fa piacere l’interesse dei francesi, ma per me restare in bianconero è una scelta d’amore. E se non mi piacesse rimanere, non parlerei di rinnovo. La mia prima preoccupazione comunque è vincere ancora e sacrificarmi per la maglia.
\r\nÈ andato via Conte ed è arrivato Allegri: ora Lichtsteiner sarà almeno sollevato dalle urla furenti di Antonio Conte:\r\n
Conte era così. Stava in piedi a bordo campo e per 45 minuti io ero il giocatore più vicino. Ma non mi davano fastidio le sue urla, mi ero abituato. Con Allegri si lavora bene, ci parla molto. Magari cambierà qualcosa, ma non servono rivoluzioni. Romulo ci sarà utile, anche io devo rifiatare ogni tanto. Ma pensandoci bene, a me non serve riposare.