Pagelle Juventus-Lione 2-1: Pirlo e Marchisio decisivi
Pagelle Juventus-Lione 2-1: bianconeri non brillantissimi, ma comunque poco sofferenti al cospetto dei francesi che pensano prima a non prenderle
Pagelle Juventus-Lione 2-1: continua la maledizione per Tevez. Una Juve non brillantissima batte il Lione e vola in semifinale di Europa League: distratti sul gol di Briand, i bianconeri probabilmente sono andati troppo presto in vantaggio. Pirlo marcato a uomo, trova comunque modo di fare un paio di giocate pregevoli e un gol da cineteca. Le pagelle:\r\n\r\nBuffon 6+: Normale amministrazione. Si ritrova a subire nel corso della gara un paio di conclusioni pericolose da parte dei francesi, che respinge però con grande efficacia sempre lontano dalla porta. In un’unica situazione, quella del pareggio di Briand, si lascia sorprendere leggermente dal colpo di testa dell’attaccante, non riuscendo a deviare completamente il pallone sull’esterno. Le responsabilità del gol, tuttavia, non sono da imputare a Gigione, ma piuttosto alla marcatura approssimativa di Marchisio.\r\n\r\nDifesa 6.5: Contro la rinnovata coppia d’attacco Lacazette-Briand, il terzetto difensivo ormai assente dal riposo da circa 8 partite, si dimostra ancora una volta abile nel contenere e ostacolare le offensive in velocità del duetto francese, che solo in uno spezzone della partita nella pare poter intimorire leggermente la retroguardia bianconera. Sempre puntuali nelle chiusure in anticipo e precisi nella gestione del possesso palla, concedono veramente poco spazio agli avversari per imbastire reali pericoli in attacco, lasciando soltanto sporadicamente l’opportunità di allargarsi verso l’esterno del campo, salvo poi chiuderli con precisione e recuperare il dominio della sfera. Tolti quei 20 minuti di traballamento nel primo tempo, comunque, partita gestita in completa scioltezza.\r\n\r\nEsterni 6: L’anello debole della catena. Nella partita in cui più di molte altre gli spazi per arrembare la porta avversaria sarebbero stati abbondanti, i due uomini di fascia mandati in campo ieri da mister Conte, sono parsi più timidi e a tratti in difficoltà rispetto alle ultime uscite stagionali in campionato (Asamoah), evitando spesso di puntare per andare al cross e preferendo piuttosto aleggiare sulla linea mediana dei centrocampisti in attesa dell’avversario che si faceva avanti. Imbeccato più di una volta dai passaggi illuminanti dei vari Vucinic e Tevez, Isla non è riuscito mai a sfruttare pienamente le occasioni che i compagni gli servivano su un piatto d’argento, sciupando malamente in ogni circostanza la chance favorevole che gli si poneva davanti. Leggermente più convincente nel dar manforte alla difesa, è parso ancor meno abile in fase di spinta quando nelle fasi finali di gara Asamoah ha mostrato un pizzico d’intraprendenza in più verso la metà campo avversaria, rendendo ancor più evidente agli occhi di tutti una differenza tecnica tra i due giocatori già da tempo nota.\r\n\r\nCentrocampo 7: Il reparto in cui tutto è nato e si è sviluppato. Con un Pogba in meno in mezzo al campo, ma un Vidal (acciaccato) in più, la partita condotta dal terzetto bianconero in cabina di regia non ha differito così nettamente rispetto alla gara di giovedì scorso, giacché la tattica utilizzata da Remi Garde per contrastare le manovre del centrocampo avversario è stata praticamente la stessa. Malbranque, pertanto, è stato nuovamente utilizzato in marcatura fissa su Pirlo, con Vidal e Marchisio che hanno trovato più libertà per avanzare palla al piede verso la trequarti avversaria. Ingabbiato anche per questa volta nella morsa del francese, il regista bresciano ha sfruttato a pieno, quasi come nella gara d’andata, le poche occasioni che la sorte ha deciso di concedergli, andando a trafiggere dopo soli 4 minuti dall’inizio la porta difesa da Lopes, con un destro a giro sopra la barriera assolutamente imparabile. Intelligente nel posizionarsi tra le linee dei francesi ed impedire quindi il dialogo tra centrocampo ed attacco, Pirlo ha disputato una partita un gradino superiore rispetto agli altri compagni di reparto, giocando sì pochi palloni per inventare e deliziare, ma dando grande continuità e fisicità in mezzo al campo nell’arco dei 90 minuti. Leggermente sotto, ma comunque convincente, è stata la partita del principino Marchisio, più pimpante in fase di recupero che in impostazione, ma comunque utile nel favorire la manovra e portare la palla in avanti verso la trequarti campo. Suo, poi, il tiro nella ripresa che ha portato su deviazione di Umtiti la qualificazione sicura alle semifinali. Meno convincente, e sicuramente più altalenante, è stata invece la prestazione del cileno Vidal, chiaramente svigorito dopo i recenti acciacchi ed incapace di incidere nella sfida con le giocate e la cattiveria che solitamente lo contraddistinguono.\r\n\r\nAttacco 6+: Ritorno alle origini. Dopo quasi un campionato intero di Tevez&Llorente e Llorente&Tevez, è tornata titolare contro il Lione quella coppia di giocatori che ad inizio stagione pareva essere la più quotata e prediletta da mister Conte, salvo poi incontrare nei mesi successivi svariati incidenti di percorso. Bravi soprattutto negli istanti iniziali di gara a duettare rapidamente tra le linee avversarie, sono riusciti ad impensierire con i loro tocchi e la loro abilità negli spazi stretti la macchinosa retroguardia dei francesi, inadatta ad ostacolare giocatori così tecnici e lesti nello scaricare la palla sul compagno più vicino. Con un affiatamento che è andato via via scemando col trascorrere dei minuti, non sono più stati in grado di addurre alla porta di Lopes particolari pericoli, andando a concludere nell’arco della partita solo poche volte verso lo specchio. Con l’ingresso in campo di Llorente, poi, al posto di Vucinic, la situazione non è che sia radicalmente cambiata ed anzi ha continuato a svilupparsi sulla stessa strada.\r\n\r\nConte 6.5: Semifinali raggiunte ed obiettivo 14 maggio sempre più vicino. La squadra, pur patendo nel mezzo del primo tempo una pressione maggiore degli uomini di Garde, è riuscita a qualificarsi con un tranquillo 2-1 alla fase successiva della competizione, risparmiando un po’ di energie per la gara di campionato, ma spendendone comunque di più di quanto alla vigilia ci si sarebbe aspettati. La gara è stata preparata discretamente bene, il risultato è stato raggiunto e tutto è andato come doveva andare. Azzeccata la mossa di inserire Vucinic titolare dal primo minuto e di gettare nella mischia finale Giovinco, il quale sembra particolarmente in forma e condizione durante questo periodo.