L’Inter vince lo scudetto dei debiti: 431,55 milioni di passivo!
Vanno al massimo. Compagni inseparabili, debiti e calcio. Una montagna di debiti di quasi 1.882 milioni di euro sovrasta le 20 squadre di serie A, secondo i dati più aggiornati raccolti in un’inchiesta dal Sole 24 Ore.\r\nIn testa c’è l’Inter che, secondo il bilancio dell’esercizio al 30 giugno 2009, quello dello scudetto numero 17, ha debiti complessivi lordi per 431,55 milioni di euro, tenendo conto dell’esposizione verso banche, fornitori, imprese controllate e altre squadre. La squadra di Massimo Moratti ha il 22,9% dei debiti di tutta la serie A. Aumentati rispetto ai 395 milioni di 12 mesi prima, i debiti sono solo in piccola parte compensati dai crediti, 66,34 milioni al 30 giugno.\r\nSecondo per debiti è il Milan. Nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2008, l’ultimo disponibile, perché il Milan non chiude i conti al 30 giugno, la squadra di Silvio Berlusconi aveva 364 milioni di debiti lordi, pari al 19,3% dell’aggregato della serie A e 167,45 milioni di crediti. Al terzo posto c’è la Lazio (129 milioni di debiti lordi, il 6,85% del totale), quindi Juventus (109,48 milioni) e As Roma (99,73 milioni). Le più virtuose sono Livorno (16,16 milioni di debiti lordi), Empoli (18,76 milioni) e Catania (21,31 milioni).\r\nI debiti, più delle perdite di gestione, sono l’indicatore più significativo dello squilibrio dei conti del calcio. Un mondo di follia contabile.\r\nSe si fa un “bilancione” aggregato dell’intera serie A, considerando le 20 squadre del campionato 2007-2008 (non sono ancora disponibili i bilanci del 2008-2009, eccetto le tre quotate, cioè Juventus, Roma e Lazio e l’Inter, che con trasparenza ha fornito il bilancio approvato dai soci il 26 ottobre), si scopre che a fronte di 1.881,72 milioni di debiti complessivi ci sono appena 302 milioni di patrimonio netto, cioè capitale più riserve meno perdite.\r\nDi norma, un’azienda si considera solida se i debiti finanziari netti non eccedono il patrimonio. È vero che molti debiti dell’aggregato di 1,88 miliardi non sono finanziari ma di natura commerciale o verso altre società di calcio per il pagamento del calciomercato (di solito è spalmato in tre-quattro anni), ma il patrimonio dei club, tranne pochi casi (Juventus, Fiorentina e qualche altra) è esiguo per fronteggiare anche il solo indebitamento finanziario. Lazio e Roma si distinguono per avere un patrimonio netto consolidato troppo basso, appena 2,22 milioni la Lazio e 8,8 la Roma e hanno debiti arretrati.\r\nInter e Milan da diversi anni vanno sottozero. Cioè presentano un patrimonio negativo. Sarebbero in fallimento se non avessero un Paperone che ripiana puntualmente le perdite con una ricapitalizzazione. Nell’ultimo bilancio, con una perdita netta di 154,4 milioni, l’Inter dichiara un patrimonio negativo di 28,32 milioni. Il Milan a fine 2008 aveva un patrimonio consolidato negativo per 64,48 milioni.\r\nBerlusconi, su pressione dei figli, si è stancato di aprire il portafoglio. Per questo ha venduto Kakà al Real Madrid, per coprire con il guadagno le perdite 2009. Moratti invece persevera nel sostegno finanziario alla squadra.\r\nDopo il 30 giugno ha iniettato 32 milioni di nuovo capitale. E l’assemblea del 26 ottobre ha deliberato un aumento di capitale da 70 milioni, che sarà versato entro 12 mesi. Nella polemica con Michel Platini, l’Inter ha obiettato: «Non abbiamo debiti con le banche». Secondo il bilancio, però, non è così. Al 30 giugno 2009 l’Inter dichiara debiti verso banche per 48,3 milioni. Ma ce ne sono altri. Il club nerazzurro ha dato in pegno il 100% della controllata Inter Brand Srl a Banca Antonveneta, per un valore pari a 40 milioni, a garanzia del finanziamento da 120 milioni ottenuto da questa società il 9 giugno 2006 dall’Antonveneta. Il consolidato del Milan a fine 2008 dichiarava 119,5 milioni di debiti verso banche.\r\n(Ilsole24ore)