Juve è il tuo momento
(Di Gaver) Una stagione calcistica è composta da innumerevoli momenti che danno vita ad alti e bassi fisiologici, da recriminazioni più o meno legittime o da attimi non colti, da considerazioni sovente verosimili ed equilibrate o da attacchi talvolta eccessivi. La Juve è arrivata d un momento che può consegnarle il lasciapassare per i lidi ambiti e, qualche tempo fa, perfino tremendamente lontani anche nei sogni; Conte fa bene a rimarcare l’origine di questo miracolo, quei due settimi posti che hanno preceduto questo anno e mezzo straordinario, cosi come fa bene a tentare di infondere quel sano agonismo in alcuni calciatori non proprio avvezzi a palcoscenici densi di alta tensione.\r\n\r\nMa adesso, per tutti, è il momento di serrare le fila; si parlerà poi di mercato, passato o futuro, di giocatori adattabili agli schemi Juve o di altri che invece non rientrano più nei piani della società, si discuterà poi di torti ricevuti (molti) e sviste a favore (onestamente nella media). Adesso è per tutti, dalla società all’ultimo dei tifosi, il momento di stringere i denti sull’unico interesse che è naturale per questi colori, “Vincere!”\r\n\r\nLa domenica appena conclusa è stata anche fin troppo favorevole alla nostra causa perché, visti i precedenti, sinceramente pensavo che in qualche modo il Napoli sarebbe riuscito ad aver ragione della Samp; ma qui è entrato in gioco da una parte la grande tenacia e serietà di un club, la Samp, per nulla convinta del ruolo di agnello sacrificale, e dall’altra una fisiologica caduta psicofisica dei partenopei, non sempre sovvenzionati dalla buona sorte (….).\r\n\r\nD’altro canto è un momento in cui un po’ tutti devono fare i conti con una stanchezza fisiologica, un po’ influenzata da ricambi non sempre all’altezza o da calendari a dir poco discutibili (il nostro più di tutti); difatti abbiamo assistito ad un’Inter in discesa da una parte e ad un Milan in rialzo solo grazie a qualche episodio tecnico-ambientale(?), a Lazio e Fiorentina altalenanti o ad una Roma dispersa prima di sabato, ma un po’ tutti stanno pagando l’inizio del logorio di una stagione abbastanza tirata.\r\n\r\nLa Juventus sta facendo da battistrada da più di un anno, e questa è una ragione in più che la riporta al suo dovere di prima della classe, di società che non può, non deve, assolutamente mollare.\r\n\r\nSabato sera un po’ la stanchezza, un po’ scelte opinabili, han portato alla sconfitta contro una squadra onestamente modesta, dove la foga ed i ricordi di classe di alcuni calciatori hanno avuto la meglio sull’opaca prova della squadra di Conte, forse un po’ troppo fiducioso nei confronti di alcuni calciatori (Vidal e Vucinic?) visibilmente sottotono.\r\n\r\nMa Roma è alle spalle, rimuginare ancora su una prova errata significherebbe cadere in quel retaggio di sterile polemica che determina una risposta ancora più sbagliata; Roma deve essere messa subito alle spalle e puntare dritti verso il futuro che è rappresentato da partire visibilmente alla nostra portata.\r\n\r\nSono con Conte quando delinea gli obiettivi, quando pone lo scudetto in cima a tutto, ovvero quel traguardo che significherebbe la conferma in Italia.\r\n\r\nCapisco che il fascino Champions è tanto, ma la Coppa è determinata da episodi, non puoi programmarla, basti pensare al Chelsea lo scorso anno; in Coppa devi andare con mente leggera e gamba decisa, il resto, se dovrà arrivare, arriverà.\r\n\r\nPoi, personalmente e molto onestamente, penso che i quarti sarebbero già un bel risultato, questo in virtù delle rose presenti, alcune delle quali evidentemente più attrezzate…..che poi, in cuor nostro si sogni, l’impresa è più che legittimo!\r\n\r\nMa i fari devono essere puntati sul campionato, devono essere diretti verso quella riconferma doverosa che ci appartiene per storia, che questa squadra può e deve far sua. Al di la di ogni legittimo recriminare o pensare, al di la di ogni vulnerabile teoria che ci vuole come ostaggio di una storia mai chiarita fino in fondo e sulla quale in molti han strumentalizzato, costruendo le proprie fortune.\r\n\r\nLa Juventus può essere ancora la n. 1 in Italia, può ambire ad un ruolo di primo piano in Europa, ma ciò a patto che sappia far suo un cammino di crescita graduale, che passi attraverso le molteplici affermazioni e le saltuarie sconfitte, ma solo se da queste ultime si saprà ricavare un’idea per il futuro.\r\n\r\nDomenica il pallino passerà a noi, non fosse altro che per un calendario evidentemente più agevole sulla carta, e non sarà neanche lontanamente pensabile un passo falso; la Juve vincerà, mettendo ansia calcistica addosso ad una concorrente che appare sempre più in debito di ossigeno. Dalle parti di Vinovo, invece, probabilmente c’è da fare rifiatare qualche “pezzo grosso” (Vucinic, Vidal, forse Barzagli?), e c’è probabilmente da riproporre gente come Quagliarella che ha il diritto/dovere di riprovarci ancora.\r\n\r\nPoi, e concludo, per lo sprint finale la speranza è che tutti coloro che per alterne fortune o vicissitudini non sono stati grandi protagonisti durante l’anno (Pepe, Isla, lo stesso Chiellini o persino Anelka) possano legittimamente rappresentare una soluzione in più, e non un’alternativa in meno.\r\n\r\nSi può fare!!!\r\n\r\nsaluti