Serie A Juventus-Genoa: la chiave tattica
A Torino stasera a sfidare la Juventus arriverà lo “spauracchio” Ballardini. Il neo allenatore del Genoa ha sempre fatto bene nelle gare giocate con i bianconeri e sa cosa vuol dire far male (calcisticamente) alla Vecchia Signora. Un ritorno, quello del tecnico romagnolo, che ha evitato a Gigi Del Neri di confrontarsi con il suo recente passato. Del resto l’allenatore friulano, insieme a Ferrara e Ranieri, rientra in quella cerchia di allenatori che, dopo essere transitati da Vinovo, hanno vissuto momenti particolarmente difficili.\r\n
Venendo invece alla gara di stasera tra Juve e Genoa ecco come potrebbe essere interpretata tatticamente il match. Juve in campo con l’ormai tradizionale e collaudatissimo 3-5-2 a prescindere dagli uomini che scendono in campo. E anche Ballardini sta pensando ad un cambio di modulo. Dal 4-4-2 al 3-5-2 per specchiarsi in campo in maniera speculare all’undici di Conte. Il Genoa dovrebbe schierarsi a tre dietro con Granqvist, Manfredini e Moretti e con una folta cerniera di centrocampo formata dal duo Pisano-Antonelli sulle corsie laterali e con il trio composto da Matuzalem in mezzo al campo coadiuvato ai lati da Olivera e Kucka. Tatticamente sarà interessante capire come si muoveranno i due terzini pronti ad effettuare le due fasi, offensiva e difensiva. La prima per permettere di recapitare a Immobile e Borriello più palloni possibili. Grande, presumiamo, sarà la voglia e la fame che metteranno in campo i due ex bianconeri.
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Molto interessante poi sarà capire chi si schiererà davanti al trio difensivo come schermo di protezione: il più tecnico Matuzalem, o il più fisico Kucka. L’altro ex Olivera dovrà garantire dinamismo ed equilibrio e potrebbe trovarsi a battagliare con Marchisio (o Giaccherini, se la Pulce di Talla verrà scelta al posto del principino). Juve che dovrebbe scendere in campo in attacco con Giovinco (o Quagliarella) in attacco pronti a mettere in difficoltà la lenta e macchinosa retroguardia del Grifone, certamente più abile sui palloni aerei. Lichsteiner e De Ceglie (o Padoin) non dovranno consentire a Pisano e Antonelli di affacciarsi molto in attacco sulle corsie laterali e la loro corsa, aiutati da Vidal e uno tra Marchisio e Giaccherini, potrà risultare fondamentale. Pogba dovrà confermare di essere il giocatore ammirato contro l’Udinese e dovrà liberarsi dalla marcatura che gli potrebbe riservare, seppur non a uomo, Ballardini. Bisognerà mantenere i ritmi alti e colpire il Genoa nella sua fragilità difensiva. Sperando che Ballardini rinvii ad altre partite la sua sete di vittoria.