Verratti: “La Juve mi vuole ancora? Fa piacere”
Obiettivo del mercato di tante squadre italiane, tra cui la Juve, alla fine Marco Verratti ha scelto Parigi e il Psg. Personalità, talento, umiltà: sono solamente alcune doti che raffigurano le tante virtù di un ragazzo che sta facendo davvero innamorare i francesi. Lo ha intervistato il quotidiano sportivo torinese Tuttosport. Il talento pescarese in questo ultimo non ha giocato molto anche per via della squalifica e dell’infortunio che lo ha colpito. Ecco come risponde Verratti su questo punto: «Sicuramente stare lontano dal campo non è piacevole, sto lavorando molto per recuperare dopo l’infortunio (adduttore) che mi ha tenuto fuori lo scorso week end, peccato per la squalifica che dovrò scontare sabato, ma anche da casa starò vicino alla squadra e martedì (campionato a Valenciennes) finalmente potrò giocare».\r\n\r\nIn molti hanno parlato negli ultimi giorni della sua assenza facendo notare come sia diventato indispensabile per gli equilibri e per il gioco d Ancelotti. Ecco cosa ne pensa Verratti:\r\n
No perché se dicono che manchi è perché la squadra va male e non sta vincendo. Siamo un ottimo gruppo, posso mancare io o Ibra o qualunque altro ma c’è chi è in grado di sostituirci, come hanno fatto Matuidi e Chantome contro il Porto.
\r\nSi passa poi ad un tema caldo. Una testata non qualsiasi come l’Equipe ha sollevato il problema della lingua e della poca comprensione linguistica tra italiani e stranieri. Ci si è interrogati se nello spogliatoio si parla italiano o francese. Verratti ci tiene a precisare che:\r\n
E’ una cosa che si dice e non capisco proprio perché, E’ chiaro che, parlando lingue diverse, magari con qualcuno non ci esci la sera a cena, ma siamo un bel gruppo, anche fuori dal campo. L’importante comunque è che tra di noi ci sia rispetto e questo succede sempre.
\r\nE a parte Sirigu nell’articolo dell’Equipe veniva evidenziata la poca attitudine a parlare francese da parte dei giocatori italiani:\r\n
Sirigu lo parla benissimo, io mi impegno, ma non è facile. Mi rendo conto che per rimanere qui è importante conoscere la lingua francese. Anche Lavezzi ha iniziato ad andare a lezione.
\r\nEcco come risponde stuzzicato sulle voci di mercato che lo vorrebbero ancora una volta legato alla Juve:\r\n
(ride) Dai siamo a novembre. Poi è normale che fa piacere sì perché la Juventus è una grandissima squadra, ma io devo pensare a giocare bene a Parigi.
\r\nParola infine al suo rapporto con Carlo Ancelotti e ad un futuro legato con il mister di Reggiolo un pò sulla graticola dopo i passi falsi nella Ligue 1:\r\n
Ancelotti rimarrà qui perché è un grande mister e il periodo negativo non è di sicuro colpa sua. La responsabilità dobbiamo prendercela noi. A volte si caccia il mister perché non si possono cacciare tutti. Ora il momento negativo è passato, abbiamo vinto con il Porto e penso che anche nella prossima partita faremo bene. Da qui a Natale dobbiamo vincerle tutte.