Calciopoli live: alle 17 sentenza d’appello per Giraudo
Ha preso il via alle 13 l’udienza che oggi porterà alla sentenza di appello per Antonio Giraudo per le vicende di Calciopoli. Per l’ex amministratore delegato della Juventus e per l’intero processo si tratta di una tappa cruciale poiché oggi il giudice Stanziola può decidere sulla base di tutte le telefonate tenute nascoste ancora non si sa da chi nel 2006. Presenti a Napoli i legali della Juve e anche Paolo Gallinelli, nella veste di difensore dell’ex guardalinee Duccio Baglioni (già assolto in primo grado): “Quello che attende la Corte non è un compito facile. Perché ribaltare quella sentenza significa riaprire in modo totale la vicenda Calciopoli: per farlo ci vuole un forte e coraggioso atto di giustizia. D’altra parte ci sono tutti gli elementi per riformare in modo sostanziale la sentenze di primo grado, di fare cioè cadere il reato associativo e con questo le frodi sportive. Durante il dibattimento sono state ascoltate telefonate illuminanti su come le informative dei Carabinieri, sulla base delle quali venne emessa la sentenza di primo grado nel 2009, siano fuorvianti. Lo stesso fatto di averle ‘ascoltate’ e non semplicemente ‘lette’ ha permesso di capire ancora meglio sfumature e toni, che non erano quelli di un associazione a delinquere. Oltretutto, molte di quelle intercettazioni sono state scoperte dopo la sentenza di De Gregorio: anche questo è fondamentale, perché la Corte non può non tenere conto che quel giudizio è stato espresso su uno stato degli atti incompleto e in modo assai rilevante. Un problema, quest’ultimo, che penso sia stato recepito. Certo se dovesse essere riformata la sentenza di primo grado l’effetto potrebbe essere dirompente sulle sentenze sportive del 2006 e influenzerebbe anche l’appello del rito ordinario che coinvolge Moggi. Sarebbe una svolta in tutti i sensi…”, le parole del legale riportate da ‘Tuttosport’. Vi aggiorneremo in caso di sviluppi importanti nel corso dell’udienza: ci saranno prima le repliche del PG e poi le controrepliche delle difese. La sentenza è attesa per le ore 17.00 circa.\r\n\r\nOre 14.50 Iniziata Camera di Consiglio, il giudice non fa previsioni sui tempi.\r\n\r\nAvv. difesa Lanese: “Io un’associazione come questa non l’ho mai vista, e sono 40 anni che la tratto. C’è una circostanza ed è quella che se fosse stata forte Pairetto e Bergamo sarebbero stati reincaricati e ciò non è successo.”\r\n\r\nAvv. Gallinelli: “Avete dato possibilità di riesumare materiale probatorio che era stato occultato. Alla luce di quanto ha detto, il PG che ha definito suggestivo il nostro sforzo difensivo, vi ripeto le parole detta da Narducci: “Piaccia o non piaccia non esistono altre telefonata tra i designatori ed altre persone”. Queste sono le parole cristallizzate che meritano smentita. Si è detto che queste telefonate erano un malcostume e non avevano carattere illecito. Devo precisare che queste telefonate, che avrebbero evidenziato solo un malcostume, non sono state nemmeno inviate alla giustizia sportiva. Concludo con quanto detto da Cicerone: “cavendum est ne de iisdem causis alii plectantur alii ne appellantur quidem.” Nella medesima situazione non deve accadere che alcuni vengano duramente colpiti ed altri nemmeno chiamati in causa.\r\n\r\nPieri: “Rinuncio alla prescrizione. La mia esperienza di questi anni è stata tremenda e vi ringrazio per il vostro atteggiamento. Da arbitro, arbitravo serenamente, vi faccio una preghiera che in camera di consiglio venga portata la domanda di mio figlio che mi ha chiesto: che cosa hai fatto e io gli ho detto non lo so. Grazie.“\r\n\r\nOre 14.30 In corso dichiarazione spontanea di Pieri.\r\n\r\nIn corso la replica del PG alle difese. Ecco alcuni passi salienti riportati da Frales per Ju29ro.com:\r\n\r\nLa sentenza di primo grado contiene elementi individualizzanti di ogni singolo imputato e molte delle tesi portate in questo secondo grado, sono già state analizzate dal GUP, e oggi si vogliono far rientrare con un effetto scenico. L’esistenza dell’associazione per delinquere è provata anche dalla sentenza del giudizio ordinario. La genesi dell’indagine: parte nell’ottobre del 2004 quando l’attività dell’associazione era in pieno esercizio. I PM non sapevano che la Procura di Torino aveva già effettuato indagini su Moggi, Giraudo e Pairetto. Ma qui a Napoli l’inchiesta si allarga e gli interrogatori iniziano nel 2006. \r\n\r\nIn questa fase emerge anche il ruolo di Bergamo, il cui ruolo la difesa ha provato a far passare come promotore di una “cupola” al contrario, cioè sfavorevole alla Juventus. Ma così non è, e già il fatto che la Fazi ha visto fermarsi la sua carriera in Federazione per intervento di Moggi, ci fa capire che l’assunto è falso. All’atto delle richieste di rinnovazione si è addotta l’esistenza di prove nuove non oggetto di valutazione in primo grado. Ma così non è. I difensori hanno volutamente dimenticato che ci si trova di fronte ad un gudizio abbreviato e il GUP ha utilizzato ogni materiale probatorio esistente nel fascicolo.” \r\n\r\nLa Fazi era collaboratrice di Bergamo fino all’estate 2004. Il suo allontanamento venne deciso da Moggi e Giraudo in quanto sgradita ed accusata di fare il doppio gioco per i suoi rapporti con Meani. La difesa Giraudo ha indicato tre tipi di intercettazioni. La difesa per scardinare l’impianto accusatorio ha tentato di mettere gli imputati uno contro l’altro allo scopo di far venir meno il sodalizio ma la giurisprudenza di cui sopra è illuminante anche in questo caso. La difesa Giraudo diceva che la preoccupazione dei designatori era che non vi fossero errori. \r\n\r\nIn realtà le intercettazioni nel suo complesso mostrano che le modalità erano molto più efficaci e che esse intendevano alterare l’andamento del campionato anche attraverso l’intervento in partite di altre squadre con le ammonizioni mirate anche magari collocando a riposo un arbitro non gradito. Illuminante è la telefonata del 9 febbraio 2005 tra Bergamo e Moggi. In questa telefonata Bergamo è asservito a Moggi nella formazione delle griglie, Moggi gliele detta proprio. \r\n\r\nL’errore non deve essere troppo marchiano anzi deve apparire casuale ciò si ottiene attraverso i sofisticati mezzi del sodalizio. Il secondo tipo delle telefonate è quello che ritiene che l’interesse dei designatori è che non vi siano contestazioni.\r\n\r\nPresidente Stanziola: “PG lei deve fare delle repliche a quello detto dai difensori, non riaprire il dibattimento. Vi avevo detto che oggi volevo fare la camera di consiglio ma così facendo lei apre la porta alle controrepliche. La sua deve essere finalizzata a rispondere agli avvocati.“\r\n\r\nAvvocato di Pieri: “E inoltre signor giudice, se voleva rispondere poteva anche rimanere qui in aula ad ascoltare le telefonate!”\r\n\r\nPG: “Va bene giudice allora mi avvio a concludere“