Consigli per la lettura: in libreria “30 sul campo: l’altra verità su Calciopoli” di Maurilio Prioreschi
È da oggi in libreria “30 sul campo: l’altra verità su Calciopoli” (Baldini&Castoldi), volume scritto dall’avvocato Maurilio Prioreschi, legale di Luciano Moggi al processo di Napoli. In circa 400 pagine, l’avvocato Prioreschi racconta le vicende processuali di Calciopoli arricchendola di retroscena e una ricchissima documentazione, che ha lo scopo di fare luce su uno dei più chiacchierati processi degli ultimi anni. Proprio in vista della pubblicazione del libro, Maurilio Prioreschi ha rilasciato un’intervista a ‘Tuttosport’ nel corso della quale ha spiegato cosa l’ha portato alla stesura del volume, e non solo.\r\n
Mi sono reso conto di aver talmente metabolizzato questi fatti che mi è bastato mettermi al computer e scrivere. E’ venuto tutto o quasi di getto. Ho dovuto ricontrollare carte e dati solo per i capitoli più tecnici, il resto è venuto a galla in modo naturale. La soddisfazione per aver fatto emergere fatti che altrimenti non sarebbero mai stati scoperti è sicuramente grande. Ma lo è di più la rabbia di non aver visto questa verità trionfare in sede processuale. Nostri errori?Errori magari no… Diciamo che in tanti hanno creduto nella personalità della giudice Casoria, pensando che sarebbe riuscita a imporre una decisione che forse sarebbe stata quella giusta, mentre alla fine – almeno così si intuisce fra le righe della sua sentenza – si capisce che è capitolata rispetto alle due giudici a latere.
\r\nNonostante tutto la sentenza pare ribaltabile in appello… almeno leggendo le motivazioni…\r\n
Effettivamente sembrano motivazioni scritte per far annullare la sentenza in appello. Tuttavia bisogna essere prudenti. L’8 novembre di un anno fa, noi tutti ci aspettavamo un altro tipo di sentenza. Per primo, forse, il pubblico ministero. Ingiustizia? Di processi ne ha fatti tanti e di situazioni anomale ne ho viste parecchie, ma tutto quello che ho visto in questa vicenda supera di gran lunga tutta la mia passata esperienza. Per quantità e qualità potremmo definire Calciopoli un’enciclopedia di ingiustizie e anomalie. Il fatto più clamoroso? Sarebbe facile rispondere l’accantonamento, giusto per usare un termine soft, delle intercettazioni. Ma invece dico il caso del video sul sorteggio che viene pubblicizzato come la prova del fatto che il sorteggio degli arbitri fosse truccato, viene prodotto come prova, poi a dibattimento in corso viene ritirato e sostituito con una sequenza fotografica, per altro taroccata. E’ la prima volta che vedo una prova entrare e uscire da un processo. Leggo che forse ricomparirà nel processo d’appello di Giraudo… vedremo”.
\r\nIl libro di Prioreschi, infine, ha anche un auspicio:\r\n
Innanzitutto che fatti come quelli raccontati non si verifichino più e le modalità con cui sono state svolge quelle indagini non venga più applicata. Buona parte dell’opinione pubblica ha cambiato idea su Calciopoli, rivisitando alcune delle verità iniziali. Noi, ovviamente, speriamo di ribaltare il giudizio di primo grado in appello, ma la sentenza di archiviazione con cui il procuratore federale Stefano Palazzi ha riscritto, pur senza conseguenze, la storia sportiva di Calciopoli rappresenta già una grande rivincita – conclude l’avvocato.