Vi è piaciuto lo spettacolo?
(Di Alessandro Magno) Inizio col dire che questa è una vittoria della Juventus e non è una vittoria di tutto il calcio italiano. Non è una vittoria né delle televisioni né tantomeno dei giornali e\o giornalai vari, non è nemmeno una vittoria di tutti quegli opinionisti, commentatori sportivi e non e moviolisti partigiani che popolano le tv. Non è una vittoria del Corriere dello Sport e neppure della Gazzetta. Troppo comodo giocare a distruggere e poi accodarsi all’applauso generale. Non vi vogliamo (e nemmeno vi leggiamo), scrivete di altro, scrivete delle romane o delle milanesi che più vi si addice. Martedì non è stata neppure una vittoria per quei giornalisti parziali e non professionali che hanno goduto in sala stampa l’altra volta per il gol del Chelsea contro lo Shakhtar. I vostri complimenti non ci interessano né oggi né mai. Vi mandiamo un saluto e una bottiglietta di Maalox affinché vi passi il mal di stomaco e se stanotte non avete dormito causa Juve, siamo ancora più felici; alla prossima vi manderemo anche del Valium. Non è una vittoria di Abete, Petrucci, Beretta, Palazzi, Sandulli e chi più ne ha più ne metta. Non osate. Non è una vittoria della nazione, della nazionale e nemmeno lo è per il ranking Uefa o per il movimento-calcio-italiano del quale facciamo volentieri a meno, anzi ce ne freghiamo.\r\n\r\nQuesta è in primis la vittoria di Antonio Conte costretto da voi a seguire dietro un vetro, i suoi ragazzi in una delle battaglie più epiche della stagione. Privato del poter stare affianco ai suoi ragazzi e guidarli. E’ la vittoria di questi soldati (o se preferite soldatini) che pur senza generale, hanno buttato il cuore oltre l’ostacolo. Giocatori che si sono guardati negli occhi, e con la giusta paura e il rispetto che si ha per i campioni d’Europa in carica, hanno dato tutto quello che avevano da dare. Che ci han messo voglia, abnegazione, coraggio, audacia, ferocia, sudore e sangue e tacchettate, botte prese e restituite. E’ la vittoria del lavoro e del sacrificio di questi uomini, degli sforzi premiati. E’ la vittoria di questo giovane Presidente che fuma nervosamente che si alza, si siede, saltella a ritmo della curva, si abbraccia con Marotta. E’ la vittoria di questo meraviglioso stadio e ancora più meraviglioso pubblico. Una coreografia che abbiamo solo noi in Italia, il resto son solo squallide imitazioni. Non abbiamo vinto la Champions, lo sappiamo benissimo, e neppure possiamo dire di aver passato ancora il turno, però abbiamo regalato al nostro pubblico, a tutti gli juventini del mondo, una grande serata da ricordare. Gli abbiamo regalato un grande sogno da inseguire. Gli abbiamo dato una data da ricordare e portare nel cuore , come le partite in coppa di Platini (Basilea, Tokyo), o come Juventus-Real 3-1, o Ajax-Juventus che ci diede la coppa, oppure ancora, come Real-Juventus 0-2 con standing ovation di tutto il Bernabeu al grande Capitano Del Piero. Sono orgoglioso di questi ragazzi. Sono orgoglioso di tutto questo. Sono orgoglioso di esser Juventino. Chi l’ha vissuta questa serata lo potrà raccontare un giorno di questa bella Juventus-outsider che alla prima di Champions dopo 3 anni, annientò i Campioni d’Europa in carica del Chelsea, nel proprio stadio. Lo stadio che da oggi è ubicato nella via dedicata anch’essa a un grande Capitano e Campione e Uomo Vero come Gaetano Scirea. Noi siamo tutto questo e invece voi no. Voi chi siete? Vi è piaciuto lo spettacolo?