Calciomercato: Juve su Bruno Mendes, il nuovo Careca
La Juventus continua a rastrellare il mercato brasiliano alla ricerca del campione del futuro. Un progetto al quale Giuseppe Marotta e Fabio Paratici stanno ormai lavorando da due anni, senza sosta, ma anche senza alcuna fretta. Il braccio destro dell’amministratore delegato e direttore generale, è volato nei giorni scorsi a Malmoe per assistere all’amichevole disputata dal Brasile contro l’Iraq: osservati speciali Giuliano, Paulinho e Adriano, ma non sono i soli. Gli 007 bianconeri seguono altri talenti del campionato carioca, come conferma oggi ‘Tuttosport’. Per l’occasione, il quotidiano sportivo torinese ne ha parlato con Stefano Paolini, un consulente di mercato esperto proprio di calcio sudamericano, con il quale si è fatto il punto su tutti i nomi sin qui associati alla Juve. Si tratta dei centrocampisti dell’Internacional di Porto Alegre, Otavio Edmilson (’95), Rafael Pernao (’94) e Rodrigo Dourado Cunha (’94); ma anche gli attaccanti Maurides (’94) e Mike (’93). Poi ancora la stella Weverson Leandro Oliveira Moura, e Bruno Pereira Mendes (nella foto), diciottenne centravanti del Botafogo e del Brasile Under 20. Secondo Paolini, sarebbe proprio Bruno Mendes l’uomo giusto per la Juventus:\r\n
Bruno Mendes è un classe ‘94, attualmente in prestito al Botafogo. Ha iniziato a mettersi in mostra giovanissimo, nel Guaranì, ed è anche per questo motivo che viene definito il “nuovo Careca”. Con l’ex campione del Napoli, comunque, non ha in comune soltanto il fatto di aver giocato a Campinas. Il paragone regge pure per le caratteristiche di Bruno Mendes: buone qualità tecniche, esplosività da fuori, senso della posizione e senso del gol. Si tratta di un freddo finalizzatore, sempre andato in doppia cifra finora, abile nel gioco aereo. Insomma, le potenzialità non mancano. Due mesi fa il Guaranì ha venduto il cartellino del giocatore ad un gruppo di investitori inglesi, i quali lo hanno girato in prestito al Botafogo. Ed è con loro che bisogna negoziare. Se si fosse intervenuto poco tempo fa, sarebbero stati sufficienti 1,5 – 2 milioni di euro per chiudere l’operazione (quelli, appunto, che hanno investito gli inglesi). Ora la cifra è grossomodo raddoppiata, ma resto dell’idea che valga la pena di investire su questo ragazzo. E l’ho anche detto a Paratici.