De Santis duro: “Spiato dall’Inter e la Figc non ha fatto nulla”
“L’unico commento che posso fare è che queste dichiarazioni confermano che le indagini dell’Inter erano né più né meno le indagini di Calciopoli. Per cui ecco il discorso che ho sempre fatto sia io che il mio avvocato Gallinelli che la genesi è quella e nessuno si mai soffermato a pensare perché siamo noi gli unici intercettati e non altri soggetti. Poi sono entrate in ballo altre società. Il cardine eravamo io, Moggi, Giraudo e la GEA”. L’ex arbitro Massimo De Santis è una furia: intervenuto ai microfoni di ‘Tuttojuve’, pur con la sua proverbiale tranquillità ed educazione, ha voluto ancora una volta far sentire la sua voce sullo scandalo delle intercettazioni illegali, che ieri al processo Telecom ha vissuto un’altra giornata clou. “Parlo per me e dico che sicuramente c’erano invidie interne. C’era Nucini che andava a vendere notizie false e tendenziose a una società che non riusciva a vincere e doveva giustificarsi in qualche modo”, aggiunge De Santis che poi fa capire che ancora non è stato chiarito tutto. \r\n
Io ho una causa in corso contro l’Inter e mi pare chiaro che ci sia un qualcosa di anomalo in quello che è accaduto, ma è chiarissimo che le indagini su di me siano state fatte per conto dell’Inter, commissionate direttamente da Moratti e dell’Inter. Ribadisco: è anomalo a fronte di altre intercettazioni che gli inquirenti non estendessero le indagini a tutto il resto, agli altri soggetti e alle altre società. D’altra parte l’obiettivo erano Moggi, De Santis e la GEAa e tutti i passaggi ripercorsi dalle analisi dei dossier Telecom Pirelli riconducono a questo filo conduttore. È palese che tutto sia nato dall’Inter e si fa di tutto per chiudere gli occhi e non voler capire ciò, perché è evidente.
\r\nInsomma, l’Inter, secondo De Santis si è accanita contro di lui. \r\n
Il problema è questo: io sono condannato per nessuna partita della Juve, cosa anomala. E comunque tutte le intercettazioni in cui l’Inter ne usciva colpevole, così come altre società non sono state trattate dagli inquirenti. Ci fosse stato un processo sportivo adeguato, se la procura di Napoli avesse aperto a tutti le intercettazioni avremmo oggi uno scenario completamente diverso, la storia è stata stravolta totalmente. Su di me è stato cucito un vestito addosso che non era il mio. Tutto andava contro, guarda caso: leggiamo la sentenzia della Casoria e si vede che io non ci sono mai in telefonate dirette, mai. Un po’ singolare come cosa. Non c’è stata una giustizia equa, è stata fatta una cosa di gravità abnorme.
\r\nEcco perché De Santis non è per nulla sorpreso dalle parole di Cipriani: \r\n
Ma no, sono cose scoperte nel 2006 all’indomani di Calciopoli e l’unica novità è la GEA, anche se qualcosa era già uscito. La cosa anomala è che a fronte di queste carte la FIGC non ebbe a proseguire un procedimento.