Vucinic “Zeman eccezionale. La Champions? Possiamo giocarcela”
Archiviato il doppio impegno con la nazionale del Montenegro, con la quale è tornato anche al gol, Mirko Vucinic è nuovamente concentrato sui prossimi impegni con la Juventus. Un vero e proprio tour de force dal quale i critici si aspettano la conferma da top player del montenegrino, nonostante 3 gol in 4 partite (nazionale compresa). “Io fatico a parlare di me. Fatelo voi”, dichiara quasi stizzito Vucini alla ‘Gazzetta dello Sport’ di oggi. Nonostante le tante partenze, secondo l’attaccante bianconero la Serie A rimane un campionato altamente competitivo: “Più povero non so, di sicuro resta il campionato più difficile. La Serie A è la vera università del calcio. Qui si respira tattica 24 ore su 24, si impara a giocare in tutti i sensi. Parlo allora degli attaccanti, e vi dico che ho visto arrivare da fuori presunti fenomeni che hanno poi fatto malissimo. Gli spazi sono minimi. Solo se sfondi in Serie A sei pronto per qualsiasi campionato”, prosegue Mirko che poi fa la sua lista delle pretendenti allo scudetto.\r\n\r\n“Dico soprattutto le milanesi, poi Napoli e anche Roma. Milan e Inter? La storia conta. Avete idea del passato di Milan e Inter? Hanno una tradizione eccezionale, ma non soltanto quella. Sono squadre piene di campioni veri”, spiega ancora Vucinic. Poi la lode al tecnico che lo ha lanciato in Italia, Zeman:\r\n
Tecnico eccezionale, di grandissimo carisma, unico nel valorizzare i giocatori a disposizione. Il calcio italiano mi ha conosciuto grazie a lui. Bei tempi, i più belli della mia vita. A Lecce tornerò a vivere una volta smesso di giocare. Com’è Zeman? Una manna per gli attaccanti. A livello di condizione fisica migliora tantissimo i suoi giocatori. Alla fine di ogni allenamento eravamo sempre tutti morti, ma poi in campo… La cosa più divertente? La sua espressione. Sempre la stessa. Poteva accadere di tutto, dalla cosa peggiore a quella più bella….
\r\nIl passaggio alla Juventus è stata comunque la svolta. Cosa è cambiato per Vucinic?\r\n
Tanto. Innanzitutto mi ha fatto vincere uno scudetto. L’ambiente? Di certo Torino è una città decisamente più tranquilla per un giocatore, e questo conta. Capello dice che possiamo giocarcela anche in Champions? Beh, se lo dice uno che ha vinto tutto bisogna credergli. Non è un’opinione da poco. Questa Juve per vincere deve correre, sacrificarsi e lavorare duro. Con la mentalità della scorsa stagione possiamo raggiungere qualsiasi traguardo, ma se allenteremo la concentrazione non andremo da nessuna parte. Gli ucraini sono stati i miei ultimi avversari in Champions, contro i londinesi disputai invece la mia più bella partita di sempre. Lo dice il nome: è la “Liga” dei Campioni. E’ qui che ti confronti con il meglio che c’è al mondo, è qui che capisci il tuo reale valore. Che bello risentire quella musichetta! L’Europa mi è mancata.
\r\nQuanto manca a Vucinic e al gruppo Antonio Conte in panchina?\r\n
Il mister sa farsi sentire, in effetti può influire parecchio durante la gara. Ma siamo fortunati, perché Carrera nel carattere è davvero simile a Conte. Posso garantirvi che arriva forte in campo (sorride, ndr). Il migliore acquisto? Pogba ha tutto: forza, tecnica, visione di gioco. E’ già pronto per i palcoscenici più importanti.