Bugia Abete “I campionati sono partiti regolarmente”
“Si è riusciti a governare una fase che rischiava di diventare caotica, i campionati sono partiti regolarmente anche se ci sono ancora indagini in corso“. Intervenuto a Radio Anch’io, il presidente della Figc Giancarlo Abete, prova a darla a bere a qualcuno, che non siamo di certo noi, né i nostri lettori. I campionati sono partiti in modo assolutamente irregolare: ci era stato detto che TUTTI dovevano essere giudicati in fretta, invece ci sono ancora molti tesserati e diverse società che devono recarsi presso il tribunale sportivo di Palazzi. Gianello, Cannavaro, Grava (e il Napoli), Mauri (e la Lazio), Palacio (e il Genoa), tra gli altri, non sono ancora stati giudicati dal superprocuratore, pur essendo alcuni di loro addirittura finiti in carcere. Molti dei calciatori ancora da giudicare, inoltre, hanno giocato regolarmente nello scorso weekend e hanno pure inciso molto sulle rispettive vittorie; altri già giudicati (pur non essendo indagati da nessuna procura) non sono scesi in campo o, in caso di allenatori, non hanno potuto dirigere la propria squadra da bordo campo. Questo è tutt’altro che regolare. Dove sta l’equità se si affrontano due squadre di cui una ha i tesserati già sanzonati e un’altra i calciatori ancora da giudicare? Se i tesserati e le società in oggetto, venissero sanzionati, che si farà? Si restituiranno i punti conquistati fin qui?\r\n\r\n”Sì, il quadro normativo è migliorabile, ma deve essere frutto di proposte e non di proteste“, continua Abete che non si sente per nulla delegittimato nonostante tutto il mondo ci rida dietro. “I ruoli si delegittimano quando si svolge una funzione diversa da quella che si deve svolgere. Si possono criticare gli organi di giustizia nelle loro sentenze ma non nella loro funzione. Non si parli di giudici tifosi – chiude il numero uno della federcalcio – e si dia luogo alla proposta e non alla protesta“.