La Juve che verrà
(Di Gaver) Se vogliamo riconoscere alla Juventus che si appresta a difendere il titolo una dote che possa al meglio identificarla, penso sinceramente che la “decisione” possa rientrare in questa prospettiva.\r\nCi lasciamo alle spalle un’annata quasi epica, comunque fantastica e costellata dal rientro in grande stile della società nei ranghi che per storia le competono, ma con grande e straordinaria “decisione” i dirigenti tutti ed il mister si son buttati a capofitto nella stagione che verrà, dimostrando abnegazione e serietà fuori dal comune.\r\nFatto il “grosso”, ora sopraggiunge un lavoro che, se vogliamo, è persino più gravoso; confermarsi non è mai facile, specie nel calcio dove ogni giornata presenta valori diversi e soprattutto in Italia che, se non il più bello, può almeno vantare uno tra i tornei più indecifrabili al mondo.\r\nSe poi ti chiami Juve, spesso e volentieri rappresenti la partita chiave per salvare la stagione di qualcun altro; la finale di coppa Italia ne è stato un degno esempio.\r\nMa adesso si può tranquillamente voltare pagine, inseguire nuovi e più grandi successi, ridando continuità ad un blasone appena scalfito da annate infauste(spesso per volontà altrui) che non vogliamo, per ovvie ragioni, discutere qui.\r\nDiscutiamo invece di quel che la Juventus sta facendo in questi giorni, di come la dirigenza stia affrontando il difficile compito di rinforzare una squadra che ha rasentato la perfezione.\r\nMister Antonio Conte, saldamente al comando della truppa nonostante le solite e macchinose congetture dei soliti e macchinosi giornalisti (in primis Jacobelli che non sa più come riempire calciomercato.com) , sta connotando, insieme al gruppo dirigente, la nuova Juve con un ineludibile marchio di fabbrica, seguendo e acquisendo giocatori che non siano forti solo tecnicamente, ma che possano dare ampie garanzie anche sotto il profilo umano.\r\nMa andiamo con ordine.\r\n\r\nLa difesa ha avuto primi e importanti tasselli, presumibilmente persino definitivi, che danno al reparto 5 centrali certi e di grande esperienza ed affidabilità come Barzagli, Chiellini, Bonucci, Lucio e Caceres; già, perché l’uruguagio è un centrale, ed è in quella posizione che ha fatto faville all’ultima coppa America, risultando bravissimo, e molto, come centrale destro nella difesa a tre.\r\nLucio merita una piccola parentesi; ovvero, la speranza è che i tifosi della Juve ricordino di essere tifosi di una squadra lontana da pregiudizi e fiera della propria forza, apprezzando persino lo svincolo del giocatore che ha rinunciato ad un contratto ben diverso con i soliti sceicchi di Malaga e a delle spiagge quasi Brasiliane. Il tutto per giocare in quella che ormai si avvia ad essere perlomeno la squadra piu forte d’italia per qualche anno.\r\nIl brasiliano non si discute, e saprà rinnovarsi sotto la spinta di un ritrovato entusiasmo, sospinto dai 3 azzurri e da un Caceres che sarà molto più protagonista dello scorso anno.\r\nDa verificare seppur (sembra) soltanto a Chatillon, Alberto Masi; tutti ne parlano un gran bene, Conte saprà cosa fare in caso di gradita sorpresa Valdostana.\r\n\r\nSulle fasce la Juve è quasi al completo, potendo contare a destra su Lichsteiner in versione piu difensiva e su Isla che potrà prediligere nelle partite di maggiore affondo, un Pepe universale, un De Ceglie che è ormai sicurezza ed un Giaccherini pronto a sacrificarsi li dove Conte ne chiederà l’apporto.\r\nA sinistra probabilmente manca un tassello, in quanto Estigarribia sembra non essere confermato, mossa che però francamente non comprendo in pieno, ma che probabilmente è il preludio di un affondo altrove.\r\nSi vocifera Kolarov, atleta di certo superiore alla media e probabilmente uno dei pochi disponibili a far fare un salto di qualità sull’out mancino, ma che dovrà fare i conti con la voglia del club bianconero di non fare aste per nessuno; ecco qui che torna Ziegler, se non altro meritevole di una chance in ritiro, soprattutto alla luce dell’ottimo campionato disputato in Turchia.\r\nSulla mediana sembra tutto sistemato, alla luce innanzitutto degli scoppiettanti colpi di apertura mercato sull’asse Torino-Udine che han portato in bianconero due dei giocatori più ambiti del torneo, ovvero Isla e Asamoah. Vidal, Lichsteiner e Marchisio potranno recuperare e riposare con tranquillità quando ce ne sarà bisogno, ed integrarsi al meglio con due giocatori affidabilissimi.\r\nMolto importante, per il presente come per il futuro, l’arrivo di Pogba, fatto che dimostra ancora una volta come la Juve stia molto attenta ai bilanci senza disdegnare acquisti eccellenti, mirati e giovani. Il capitano dell’under 19 transalpina, che tanto bene sta facendo ai campionati europei di categoria, potrebbe essere una lietissima sorpresa e far rifiatare, seppur con caratteristiche diverse, il Professor Pirlo.\r\nCompito che potrebbe dividere con un altro giovane di grandi prospettive come Luca Marrone.\r\nMa vorrei un istante porre l’attenzione su altri due 93’ della Juve, ovvero Bouy e Gabriel Appelt, poiché penso che altrove, in campionati con altra mentalità, sarebbero già nel giro della prima squadra; anche qui un gran lavoro di Paratici & co..\r\nVerratti merita due righe a parte; è un gran giocatore, di grandi prospettive, ma certe cifre non sono etiche per il progetto finanziario del club e non rientrano in una politica di costi/ricavi che la società ha intrapreso senza l’ausilio di azionisti capaci di risanare i debiti con un semplice assegno. Come ha detto Marotta, “non possiamo svenarci”, ed in fondo è giusto così.\r\nL’attacco probabilmente rivelerà i grandi colpi, presumibilmente compensando eventuali partenze; la juve può attualmente contare su 4 attaccanti di valore assoluto come Vucinic, Giovinco, Matri e Quagliarella.\r\nLa matematica probabilmente imporrebbe l’arrivo di un solo (grande) attaccante, che però potrebbe essere accompagnato da un giovane di certe prospettive (Destro?) nel caso in cui uno tra Matri e Quagliarella (ma piu il primo) dovesse lasciare Torino.\r\nDovendo esprimere un parere personale, fondato su età, classe, prospettiva e costi direi senza dubbio Stefan Jovetic; ma attendiamo fiduciosi il lavoro della società, perché mai come quest’anno ha saputo sorprenderci negandoci il tempo persino di assaporare la sorpresa stessa, tuffandosi repentina su nuove ed interessanti operazioni.\r\nChiudo con la certezza/speranza che la juve che verrà sarà ancora una volta una società mai sopra le righe, mai polemica gratuitamente e sempre impegnata nelle lotte e nelle iniziative serie ed importanti.\r\nQuesto perché altrove (Roma), già si tenta si scalar posizioni tra i tifosi locali ripetendo il solito, estenuante e noioso ritornello antiJuve.\r\nAvremmo tanti di quegli episodi da contestare e sui quali intavolare discussioni da “bar”… Ma noi siamo diversi, noi siamo la Juve; che siano gli altri a guardare in questa direzione, mentre noi facciamo rotta verso l’Europa che conta.