Giaccherini “Agli Europei per merito di Conte”
Dalla C2 agli Europei di Polonia e Ucraina, ne ha fatta di strada in quattro anni Emanuele Giaccherini, che oggi ha parlato dal ritiro della nazionale a Cracovia. “Ho sentito Conte gli ho detto che gli sono vicino in questo momento e l’ho ringraziato per quello che mi ha dato sia da punto di vista umano che tecnico, perché se sono qua gran parte del merito è suo”, ha spiegato il centrocampista della Juventus. “Ma non lo vedo come un riscatto – ha proseguito ancora Emanuele – io il corso della mia carriera lo rifarei perché mi ha fatto capire tante cose e se sono arrivato qua è perché ho passato dei momenti difficili, sono stato bocciato tante volte per il mio fisico, ma sono sempre ripartito e quindi sono contento di essere arrivato fin qua”.\r\n\r\nPrima lo scudetto, ora la maggiore rassegna continentale, che nasce sotto la cattiva stella del calcio scommesse per gli azzurri: “In questo periodo pensiamo solo a noi stessi per far bene all’Italia e per cercare di vincere questo europeo. Il calcioscommesse è una brutta storia perché tocca tutti quelli che sono nell’ambito del calcio, ma ci sono i magistrati che risolveranno la questione”, ha spiegato ancora Giaccherini, prima di concludere con alcune considerazioni sulla sconfitta maturata con la Russia qualche giorno fa: “Può solo che aver fatto bene, primo perché così non partiamo favoriti come magari prima poteva essere, secondo perché dentro di noi è scattata ancora di più la voglia di dimostrare il nostro valore, di riscattarci e di smentire i pronostici”.\r\n\r\nSulla sua collocazione nello scacchiere di Prandelli, infine, lo juventino spiega: “Sul modulo stiamo provando soluzioni diverse, anche perché abbiamo giocatori per poter cambiare il modulo in corso d’opera. Io mi trovo benissimo a giocare largo nel 3-5-2, perché l’ho già fatto anche in passato, è un ruolo in cui devi sacrificarti molto perché hai da fare tutta la fascia, ma ho le caratteristiche sia fisiche che tecniche”.