Agnelli “Champions? Io voglio provarci”
“Siamo molto orgoglioso, abbiamo fatto una stagione fantastica, restando imbattuti. Se me lo avessero detto a settembre non ci avrei mai creduto. Che posso dire: siamo stati gettati all’inferno e ora siamo tornati in paradiso“. Il presidente dellla Juventus, Andrea Agnelli, è stato intervistato oggi dalla BBC: è stata l’occasione per il numero uno del club bianconero di toccare diversi argomenti, partendo ovviamente dallo scudetto numero 30 appena conquistato. “Quest’anno -spiega il presidente della Juve- abbiamo avuto venti giocatori nuovi, solo cinque dalle passate stagioni e solo due dal 2006: Gigi Buffon, uno dei migliori portieri di sempre, e l’altro Giorgio Chiellini un difensore fortissimo. Venti giocatori nuovi per ottenere i risultati che volevamo ottenere. Ci siamo riusciti e ne siamo estremamente orgogliosi. Questo è un nuovo inizio per la Juventus“. “Ho dimenticato di citare Del Piero tra i giocatori del 2006? -aggiunge– No, stavo proprio aspettando la sua domanda (ride, rivolto all’intervistatore ndr). Alessandro è il nostro storico capitano con 705 presenze, è parte della nostra storia, insieme a Boniperti, Platini e Scirea. E’ un monumento della Juventus, e lo sarà sempre“.\r\n\r\nInevitabile tornare su Calciopoli:\r\n
Le sensazioni dell’estate 2006? Che posso dire: eravamo in paradiso, e siamo stati gettati all’inferno. Ora siamo tornati in paradiso. Io in quel momento sentivo di aver vinto il campionato. Poi l’Italia ha vinto il Mondiale con cinque-sei giocatori della Juve in campo. E’ una storia complicata, difficile da riassumere in poche parole. Ma penso che molti degli aspetti legali debbano ancora essere chiariti. E’ non c’è un giudizio definitivo. Personalmente mi sentivo triste, e pensavo che la sentenza nei nostri confronti fosse ingiusta. Ad ogni modo l’abbiamo rispettata, perché siamo retrocessi e poi siamo tornati, e abbiamo vinto di nuovo. Calciopoli e ora lo Scudetto? Come andare dal Polo Nord al Polo Sud, o dall’inferno al paradiso, come ho detto prima”.
\r\nPoi Agnelli ribadisce che gli scudetti sono trenta.\r\n
Possiamo mettere la terza stella se vinciamo altri due scudetti? Dipende da come si contano. Se si torna indietro al 1905 quando abbiamo vinto il primo, o al 1923, o agli anni ’30 quando ne abbiamo vinti cinque consecutivamente, e li metto tutti insieme uno ad uno, io ne conto trenta. Inclusi anche quelli vinti nella scorsa decade? Certamente. Includo anche quei due scudetti. E sono convinto che tutti i giocatori della Juve, anche quelli che ora sono avversari come Ibrahimovic, li sentono loro.
\r\nDopo essere tornati in cima alla serie A, ora i bianconeri sognano la Champions League:\r\n
In Champions dovremo combattere con nuove forze economiche come City, Chelsea, Psg e Malaga? – prosegue Agnelli- Sì, ma bisogna anche guardare all’aspetto finanziario. Se prendiamo il Barcellona, il Manchester United e il Real Madrid, parliamo di tre squadre che fatturano circa 500 milioni di euro, o il Bayern che fattura circa 350-400. Questi quattro club non sono in una serie tutta loro, ma in questo momento sono sicuramente più forti di noi. Tutti gli altri club si aggirano circa sui 200-280 milioni, una situazione dove siamo stati anche noi. Dopodiché si tratta solo di scegliere la gente giusta e i giocatori giusti e, a quel punto, sei pronto per giocartela.