Cesari “La Juve si lamenta a ragione. Serve la tecnologia in campo”
Secondo i vari dossier spuntati come funghi in questi giorni, alla Juventus mancherebbero almeno 7 punti per evidenti torti arbitrali. Potrebbe anche essercene qualcuno in più, fatto sta che in società sull’argomento le bocche sono letteralmente cucite, soprattutto dopo lo sfogo del presidente Agnelli: “Andiamo avanti contro tutto e tutti”. A dare ragione alle lamentele della Juventus delle scorse settimane, oggi ci ha pensato dalle colonne di ‘Tuttosport’, Graziano Cesari, ex arbitro e attuale commentatore per le reti Mediaset. “Se la Juve ha ragione o no a protestare? Ha assolutamente ragione, perché al netto degli errori, che a volte l’hanno avvantaggiata e altre penalizzata, mi pare oggettivo che i bianconeri non abbiano goduto di arbitraggi equilibrati. Quanto alla teoria che gli errori arbitrali a fine anno si compensano, è una colossale balla”, spiega al quotidiano sportivo torinese l’ex arbitro. “In effetti siamo arrivati al paradosso – prosegue Cesari – Il vecchio concetto di sudditanza si basava sul curriculum di una squadra. Invece adesso per non rischiare di dare adito a cattivi pensieri c’è una totale astensione decisionale. Sono due concetti egualmente aberranti, lontani mille miglia dal Codice Aia. Un vero arbitro deve essere equidistante e non farsi influenzare dal contesto ambientale”.\r\nPoi Cesari passa ad analizzare gli ultimi episodi, quelli relativi al match Genoa-Juve: “Quello di Rizzoli a Genova è stato un arbitraggio ‘politico’. La trattenuta di De Ceglie su Palacio c’è stata seppure lieve e ha preceduto il mani di Vidal, ma per Rizzoli ha rappresentato un ottimo pretesto per evitare di prendere provvedimenti più gravi. E quello è stato il filo conduttore di tutta la sua direzione. Penso al rigore non assegnato a Matri, alla mancata espulsione di De Ceglie perché la seconda ammonizione sarebbe stata sacrosanta, al goal annullato a Pepe, al rigore non concesso a Palacio. Quello su Marco Rossi invece non c’era proprio…”.\r\n\r\n\r\nInfine una provocazione: “Non oso pensare alle prossime due partite, Fiorentina-Juve e Inter-Juve. Sicuramente una delle due verrà affidata a Orsato, che è molto migliorato. Poi magari servirebbe uno straniero… Favorevole o contrario alle tecnologie? Favorevolissimo. In Crotone-Modena ho assistito a 4 minuti di colloqui tra arbitro e assistente per decidere se il Modena avesse segnato. Noi in studio sapevamo che era goal dopo 4 secondi, grazie al replay…”, conclude Cesari.