Moggi ai tifosi bianconeri: “Perché fischiate questa Juve?”
“Proprio non capisco e non condivido minimamente i fischi che si sono uditi sabato sera a Torino. La Juventus sta disputando un campionato eccezionale con una rosa non di prima qualità e merita solo applausi”. Si è espresso così l’ex direttore generale della Juventus, Luciano Moggi, nel corso della trasmissione condotta da Pippo Franco “Ieri, Moggi e domani”. L’ex re del mercato si è detto molto sorpreso dall’atteggiamento del pubblico bianconero al termine della gara contro il Chievo: “Fino ad oggi sta combattendo alla pari con il Milan pur avendo nettamente minor talento. Purtroppo la proprietà bianconera negli scorsi anni non è riuscita a tenere Ibrahimovic dopo i tanti sacrifici che avevo fatto io per portarlo in maglia juventina e ne paga ancora le conseguenze. Ora però forse si saranno resi conto del gravissimo errore commesso nel 2006 a regalarlo all’Inter. E forse si stanno rendendo conto anche di quanto sia difficile respingere tutti gli attacchi mediatici che la Juve riceve ogni qual volta si trova a lottare per la vetta. Oggi credo finalmente comprenderanno meglio alcuni miei comportamenti. Ma ancora hanno tanto da imparare…”.\r\nPoi, Moggi torna su quanto accaduto nell’intervallo di Milan-Juventus: “Immaginate cosa sarebbe successo se in un Milan-Juve fossi sceso io negli spogliatoi dell’arbitro alla fine del primo tempo… A Galliani hanno dato un’ammonizione con diffida per questo, a me un capo d’imputazione e per una discesa negli spogliatoi a fine partita quando consentito!”.\r\nInfine, una stilettata al nemico di sempre Massimo Moratti: “L’Inter si sta trascinando per cercare di salvare la stagione, con Figo che giornata dopo giornata sta prendendo sempre di più le misure a Ranieri. La squadra è ormai logora. Sono finiti gli effetti di Calciopoli. Moratti poi non perde occasione per parlare a vanvera. Riguardo al caso Buffon-Muntari si è permesso di dire che se fosse capitato ad un giocatore dell’Inter sicuramente avrebbe detto la verità all’arbitro. Perché allora non lo ha fatto Adriano quando ha segnato un goal decisivo al Milan con la mano? O perché non lo ho fatto Maicon quando a Siena ha segnato un goal con 3 metri di fuorigioco? Quanta ipocrisia”, conclude Moggi.