Arbitri nella bufera, Collina ferma Rosetti ed Orsato
Il nuovo salto di qualità si chiama «sudditanza mediatica». Termine battezzato dall’amministratore delegato della Sampdoria, Giuseppe Marotta, il giorno dopo l’abbuffata di sviste dei nostri fischietti, anche clamorose. Il dirigente blucerchiato non ha dubbi e nell’elencare i torti subiti in serie dalla «sua» squadra racconta di «arbitri giovani e meno tranquilli dei loro predecessori» che vanno in campo «tesi come corde di violino» soffermandosi sul fatto che «noi siamo una provinciale e a livello mediatico abbiamo meno spazio così se lo stesso errore lo subisce una grande il giudizio dei media è diverso». Spartito sbagliato a parte, l’allarme rosso della nuova domenica alla rovescia è destinato a fare vittime illustri perchè, al di là delle difese d’ufficio, i direttori di gara di San Siro (Milan-Roma) e dell’Olimpico (Lazio-Sampdoria) sono destinati a restare ai box quando nel fine settimana si rimetterà in marcia il campionato.\r\n\r\nOrsato e Rosetti, rigorosamente in ordine di gravità nella scala degli svarioni. Il primo ha fatto sobbalzare i vertici del mondo arbitrale soprattutto per aver cancellato dal pomeriggio dell’Olimpico l’entrata senza freni di Diakitè sul corpo di Ziegler nel cuore dell’area laziale. Orsato, internazionale dal prossimo primo gennaio, fa parte dei fischietti più apprezzati da Collina, ma, stavolta, i meriti conquistati in passato non gli serviranno da alibi per evitare almeno due settimane lontano dai campi di serie A. E, Rosetti? Il presidente dell’Aia, Marcello Nicchi, si è affrettato a ribadirne le qualità tipiche di «un arbitro affidabilissimo…», ma, allo stesso tempo, ha segnato in rosso soprattutto la sua gestione dei cartellini nelle ore in cui nella Capitale fa rumore il grido per rigori non concessi (l’atterramento di Menez da parte di Thiago Silva) o assegnati («Anche Nesta mi ha detto che il mio non era fallo da rigore», così il giallorosso Burdisso).\r\n\r\nValutazioni più sfumate su un direttore di gara, Rosetti appunto, che dovrebbe andare incontro ad una breve pausa e, comunque, difficilmente lo rivedremo in campo quando gioca la Roma. Il pallone italiano si avvita ancora una volta attorno alla questione arbitrale. Dalla Figc respingono ogni ipotesi di possibile ritorno al metodo del sorteggio perchè, spiega Abete, «significherebbe non credere nelle professionalità e, soprattutto, il ritorno ad un sistema che dà prevalenza alla cultura del sospetto. Bisogna continuare in questa maniera con una persona di grande spessore tecnico e morale come Collina». Niente traumatiche rivoluzioni, dunque. Avanti con il designatore e, come chiedono i club, con l’apertura del già annunciato (da tempo) sportello dei reclami, ma mai nato. «Abbiamo – spiega il presidente della Lega Calcio, Maurizio Beretta, pianificato un incontro con tutti gli arbitri a Coverciano entro fine mese». Un faccia a faccia che i dirigenti delle società vorrebbero istituzionalizzare perchè, si lamenta Marotta, «non sappiamo a chi rivolgerci per le nostre lamentele».\r\n\r\nCredits: La Stampa\r\nFracassi Enrico – Juvemania.it