Rischia già di saltare il tavolo della pace, Inter e Coni non mollano lo scudetto 2006
Rischia di saltare prima ancora di essere messo in piedi il ‘tavolo della pace’ in merito alle vicende di Calciopoli. Nonostante le aperture a distanza da parte dei principali attori della vicenda – Petrucci e Andrea Agnelli – il nodo rimane quello dei contenuti e ad impugnare l’ascia dopo l’armistizio, ci ha pensato lo stesso presidente federale Giancarlo Abete: “Chi va al di là dei regolamenti sportivi commette un vero e proprio atto di violenza e la Figc non è un fortino da espugnare, ma un insieme di regole. Da bambino, mi hanno insegnato che chi giudica va rispettato, evidentemente qualcun altro non ha ricevuto lo stesso insegnamento”. Di certo non il punto di partenza migliore per combattere quello che Petrucci ha definito ‘doping legale’. Secondo le previsioni dei bene informati, l’accordo potrebbe finire con un baratto: ritiro del ricorso al Tar da parte della Juventus, in cambio al riconoscimento della parità di trattamento e conseguente confisca dello scudetto 2006 all’Inter.\r\nMa gli ostacoli per addivenire a questa soluzione, sono molteplici. Innanzitutto il Coni dovrebbe intervenire per sconfessare la Federazione, allora meglio attendere il parere dei saggi, prima di iniziare. Anche se per qualcuno, vedi il presidente della Fiorentina Cognigni si è già in ritardo sulla tabella di marcia: “Mi pare che il tavolo della pace sia un’iniziativa un po’ datata – ha spiegato il numero uno viola – perché il nostro patron, Diego Della Valle, aveva lanciato una proposta identica. Non è stata accolta in maniera ottimale”. Sulla stessa linea d’onda anche la Juventus, che dopo aver atteso per 14 mesi una risposta alla lettera sulla ‘parità di trattamento’ riterrebbe un’ulteriore attesa un’inaccettabile e ulteriore a presa in giro.\r\nCiascuna della parti in causa, prima di sedersi dev’essere consapevole di dover rinunciare a qualcosa: non paiono essere della stessa idea Inter e Coni, che sul nodo principale del contendere, ossia lo scudetto 2006, sia i nerazzurri sia il Comitato Olimpico non transigono. Lo scudetto è meritatamente finito all’Inter e lì dovrà restare.\r\nDi che parlare, dunque se i presupposti sono questi? “Spero che la disponibilità al tavolo sia confermata anche nel momento in cui bisognerà fare ulteriore chiarezza e approfondire i contenuti”, ha dichiarato ancora il presidente federale Abete, dopo aver sentito puzza di bruciato. In attesa di capire, dunque, chi si siederà al tavolo a parte Coni, Figc, Juve e Inter, è chiaro l’intento del ‘Palazzo: la Juventus deve ritirare il ricorso al Tar per risarcimento danni alla Figc, uno spauracchio da 443 milioni che, nonostante non ci sia certezza di avere successo, potrebbe realmente far saltare il banco. E nessuno vuole arrivare a tanto.