Beha: “Sicuri che la sentenza di Napoli abbia fatto giustizia?”
La sentenza di primo grado del Processo di Napoli è stata una vera e propria legnata per tutti coloro che in questi anni hanno sostenuto le tesi della difesa degli imputati. Non sembra, però, volersi rassegnare Oliviero Beha, giornalista del ‘Fatto Quotidiano’ colpevolista della priam ora ma poi ricredutosi dopo aver seguito i dibattimenti di questi anni. “La pesantissima sentenza di Napoli su Calciopoli, in primo grado, che affibbia 5 anni e 4 mesi a Moggi promotore di associazione a delinquere con finalità di frode sportiva e a scalare anni, mesi e ammende ad altre 15 persone (tra cui capataz come Diego Della Valle e Lotito), potrebbe far pensare che abbia trionfato la giustizia – spiega Beha dal suo quotidiano -. Non sono sicuro che sia così: provate a collegare lo spionaggio industriale di Telecom (leggi Tavaroli, Tronchetti e quindi Inter/Moratti e il processo-Telecom in corso con accuse e testimonianze tremende), quello che ha fatto un morto, il “suicidato” Bove della security Tim, e ha visto tra il 2000 e il 2004 spiati, intercettati illegalmente e pedinati in tanti, compresa la Juve, Moggi e Giraudo e la Figc, con le vicende appena giudicate a Napoli.\r\nE’ abbastanza per tenere desta la vostra curiosità e le associazioni di idee, per voler capire e sapere “senza tifo” che cosa è accaduto all’Italia del calcio e non in questi anni? Oppure hanno tutti tanta paura di Moggi ancora adesso da voler rimuovere il caso, dentro e fuori dalle Aule di giustizia?”, si chiede cocnludendo Beha che non è di certo un tifo juventino…