Ibrahimovic: “Calciopoli? Tutte balle, eravamo i migliori e dovevano affondarci”
Trapelano ancora nuove indiscrezioni dalla biografica pubblicata di recente da Zlatan Ibrahimovic, l’attaccante svedese attualmente in forza al Milan. Ibra, in un capitolo del suo libro, torna a parlare della sua avventura alla Juventus di Capello, soffermandosi anche sulle vicende di Calciopoli: “Erano balle, almeno per la gran parte. Arbitri che ci favorivano? Ma andiamo! Avevamo lottato duramente, là in campo. Avevamo rischiato le nostre gambe, e senza avere nessun aiuto dagli arbitri, queste sono balle”, insiste Zlatan, che poi ricorda alcuni particolari della farsa appena scoppiata. Moggi si recò dai giocatori e “cominciò a piangere, proprio lì, davanti a tutti noi – racconta ancora il fuoriclasse svedese -. Fu come un pugno nello stomaco. Non l’avevo mai visto debole prima. Quell’uomo aveva sempre avuto padronanza di sé, aveva irradiato potere e forza. Adesso all’improvviso, ero io a provare compassione per lui”.