Conte: “Si parla troppo di mercato. Quagliarella? Deve recuperare psicologicamente”
Archiviata la pausa per le nazionali, Antonio Conte si presenta in conferenza stampa 14 giorni dopo la vittoria casalinga contro il Milan. Inevitabile iniziare da dove i bianconeri avevano lasciato, cioè dal primo posto in classifica: “Noi in corsa per lo scudetto? Quando sei la Juve devi convivere con pressione, stress e vittoria – spiega Conte – . Per noi deve essere la normalità. Siamo alla quinta giornata, il fatto di essere partiti bene deve farci crescere autostima e fiducia nei nostri mezzi”. La ricetta è sempre la stessa: “C’è tantissimo da lavorare da parte nostra anche se mi dispiace continuare a leggere notizie di mercato. Non è giusto nei confronti di un gruppo che sta facendo cose importanti. Sentire nomi e agenti che si propongono mi dà molto fastidio. Con la società non parleremo né in questi giorni, né prossimamente. Il mercato è lontano anni luce”.\r\nDomani ci sarà la trasferta insidiosa di Verona contro il Chievo… I bianconeri rischiano cali di tensione visti i precedenti con Bologna e Catania? “Valuto sempre la prestazione al di là del risultato – risponde Conte -. Contro il Bologna è stata una buona Juve. Non dimentichiamoci che alla fine del primo tempo ci è stato espulso un giocatore. Meritavamo la vittoria e non l’abbiamo ottenuta. Nel primo tempo di Catania invece siamo mancati ed è stata l’unica volta. Il problema è sempre uno, vincere. Contro Parma e Siena lo abbiamo fatto e venivano considerate partite facili. Il Chievo è una squadra di valore, una delle più forti da quando è in Serie A. Ha otto punti e se dovesse vincere contro di noi ci raggiungerebbe in classifica, questa è la dimostrazione che affronteremo un’ottima squadra. Noi abbiamo visionato tutte le partite del Chievo, sappiamo come gioca, ma al di là di quello che faranno loro sarà importante come giocheremo noi. Dovremo andare lì per ottenere il massimo poi potrà anche non essere così, ma non dobbiamo uscire dal campo con dei rimpianti”.\r\nQuattordici giorni a ranghi ridotti, con alcuni nazionali tornati leggermente acciaccati, può incidere sulla tenuta fisica di una squadra votata prevalentemente al ritmo? “Non mi fa piacere avere tantissimi giocatori in giro per il mondo. Siamo rimasti a Torino in 10 che però si sono allenati in maniera straordinaria; per questo sono tranquillo e fiducioso. Avrei preferito giocare subito dopo la prestazione contro il Milan, questo mi pare chiaro. C’è stata la sosta che ci ha dato la possibilità di allenarci. Dopo le nazionali qualcuno è tornato più felice, altri meno. Però ora ci siamo compattati e siamo pronti alla sfida contro il Chievo che sarà durissima. La cosa sicura però è che ho la fortuna di avere giocatori che mi danno la possibilità di avere due possibilità di gioco e quindi a seconda di vari fattori potrò usufruire di una situazione piuttosto che un’altra. Poi durante la gara si può sempre cambiare. Per me è importante questo perché non diamo riferimenti agli avversari”, ha aggiunto il tecnico bianconero.\r\n“Chiello terzino o centrale? Mi convince come giocatore quindi il ruolo non conta – spiega Conte in merito ad uno dei tormentoni che si sono ripercossi anche in nazionale –. Pirlo e altri giocatori della Juve potevano riposare in Nazionale? Dobbiamo essere orgogliosi di aver riportato titolari in azzurro Barzagli e Bonucci. Un “gruppo Juve” titolare in Nazionale è molto importante per noi. Per quanto riguarda l’impiego dei calciatori sono ragazzi generosi. Appena vedono una palla che rotola ci vanno dietro. Capisco la voglia che hanno di giocare e capisco Prandelli che ha voglia di mettere sempre la migliore formazione in campo”.\r\nIn molti si chiedono che fine abbia fatto Quagliarella, Conte lo spiega senza alcun timore: “Si sta allenando e sta recuperando da un infortunio al ginocchio. Io non vedo l’ora di vedere con il mio occhio che posso utilizzare Fabio perché con lui faremo un grande salto di qualità. Si sta allenando meglio, c’è un processo di metabolizzazione dell’infortunio. Deve completare il discorso da un punto di vista psicologico. Poi quando starà meglio aspettatevi che lo schieri titolare”