Calciopoli live, udienza del 14 giugno 2011: la Juventus difenderà sé stessa, ma non Moggi
E’ in corso a Napoli l’ennesima udienza del processo di Calciopoli la cui sentenza difficilmente potrà giungere a fine luglio. Nella mattinata sono state effettuate ulteriori richieste di risarcimenti da parte di Brescia, Salernitana e Lecce. Dopo la pausa pranzo, toccherà alla difesa della Fiorentina e poi a quella della Juventus. L’avvocato Vitiello difensore della Vecchia Signora, ha intanto depositato una memoria di 140 pagine alla presenza, tra l’altro, del direttore della Comunicazione Juventus Claudio Albanese. Il legale, però non sarà presente nel pomeriggio, sostituito dall’avvocato Russo. Secondo quanto rivelatoci dall’amico Enzo Ricchiuti, il sostituto legale pare orientato a fare una discussione prettamente tecnica e procedurale non toccando i punti del merito. L’obiettivo della Juventus, dunque, è quello di difendersi dalle citazioni del Brescia, della Salernitana e di Vittoria 2000, il resto riguarda Moggi e le sue difese che dovranno salvarsi con i loro mezzi.\r\n\r\nOre 14.15\r\nLa difesa della Juventus ha concordato con la Corte di posporre la lunga esposizione della sua posizione come primo intervento della prossima udienza, fissata per il prossimo martedì, 21 giugno.\r\nCome anticipato, l’avvocato della società bianconera produrrà una memoria di 140 pagine, relative soprattutto agli aspetti procedurali e processuali in opposizione alle richieste di danni delle parti civili.\r\n\r\nore 14.30 PRENDE LA PAROLA IL LEGALE DELLA FIORENTINA\r\nEcco alcuni punti salienti dell’intervento dell’avvocato viola: “Io mi auguro che al Tribunale susciti perpelessità la singolare circostanza che un gruppo organizzato, specifico, che si mobilita a pieno delle sue componenti, attenda 25 giorni dopo il 20 aprile perché vi sia un incontro tra i Della Valle e il designatore. L’incontro avviene a distanza biblica, rispetto allo scopo specifico, la salvezza della Fiorentina che si doveva ottenere entro la fine di maggio del 2005. È almeno eccentrico l’elemento dell’accusa. Non si può sostenere che l’operazione parte e l’incontro avviene quando i giochi potrebbero essere fatti. Veniamo poi alla descrizione dell’incontro topico: al netto dei contatti telefonici, l’incontro viene rappresentato così dai pm: in data 14 maggio 2005 in Villa La Massa si è tenuto un incontro. Punto. I pm avrebbero dovuto dirci quale è stato il contrenuto e quali gli esiti di quell’incontro. L’incontro in sé non può esprimere fatto illecito ma è fatto neutro. Tale fattispecie sanziona comportamenti, condotte o l’idea o le parole? Se fosse così sarebbe un’aberrazione. La norma sanziona degli atteggiamenti che devono avere in sé da un lato la idoneità di quel comportamento, dall’altro lato la finalità del comportamento. La domanda è: l’incontro in sé è fatto illecito o fatto neutro? Io ritengo che sia fatto irrilevante. Quell’incontro superererebbe la soglia dell’irrilevanza se l’accusa ci avesse detto che cosa fu detto in quell’incontro e quali furono i comportamenti successivi al detto incontro. Voi ricorderete che l’incontro viene connotato da profili indiziari a partire dalla descrizione. Si è assunto che quell’incontro avesse profili segreti e vi sono state depositate fotografie da dietro una siepe di 4 o 5 persone che si allontanano. A guardare quelle foto pare chiaro che fosse un incontro clandestino. La realtà è ben diversa e il processo vi ha raccontato che l’incontro avvenne tra 4 o 5 persone che arrivano nel locale pubblico e vi si trattengono. Se io ritengo assumere comportamento illecito perché voglio discutere di cose segrete, avrei scelto conetsto diverso. Noi abbiamo dato un contributo probatorio di una scientificità che non ha nulla a che vedere con le rassegne stampa di Auricchio. Il nostro tecnico ci ha detto che la condizione per la salvezza della Fiorentina era la vittoria dei viola. Ed ad arbitare la gara della Fiorentina va Collina, sicché, quando l’operazione è alla fine, vi è un personaggio che è fuori da ogni discussione. Si potrebbe dire che il condizionamento è su Lecce-Parma, ma qui voi stessi avete registrato la mancanza di elementi fondamentali dall’accusa. Ma chi lo dice che Lecce-Parma era determinante? Lo dice Auricchio, che non tiene conto della contemporaneità di altre gare, i cui risultati condizionavano in maniera detereminante. Altro elemento di smentita dell’accusa è la tesi che a muovere le fila di una operazione di salvataggio non era un singolo, ma una struttura descrivendo le modalità comportamentali tipiche. Il primo elemento è l’utilizzo delle schede riservate. Ma non vi sembra originale il fatto che l’associazione si muova e che nell’operazione salvataggio non vi sia alcuna operatività di questo strumento. Rispetto a quello che l’accusa dice essere l’obiettivo, non vi è alcun utilizzo dello strumento. Qui torniamo al tema dei conti che non tornano. Le uniche intercettazioni sono contatti telefonici che avvengono in chiaro o su utenze controllabili, che Auricchio ha detto non essere state intercettate perché si era alla fine delle indagini. L’amnesia di Auricchio di non intercettare Della Valle o è una distrazione o è fatto apposta perché si sapeva che non si sarebbe trovato quello che si cercava.Si è parlato di omertà. Avete acquisito l’interrogatorio reso da Della Valle in sede di indagini alla Procura. A me sembra che questo atteggiamento non equivalga ad un atteggiamento di omertà, ma anzi di collaborazione. Non si può dire che se l’imputato risponde come non ci piace sia omertoso”.\r\n\r\nLa presidente Casoria sta provando a stilare un nuovo calendario, ma nessuno degli avvocati presenti è disposto a concludere il 21, dopo Vitiello. La presidente è visibilmente innervosita: ‘Così andiamo a finire al 21, se no faccio io l’elenco di imperio e poi non lo cambiamo più. Vediamo!’\r\n\r\nUdienza aggirnata alla settimana prossima, il 28 non si terrà udienza.