La Stampa: Andrea Pirlo, dopo lo scudetto la Juventus?
Avendo deciso di ristrutturare il centrocampo, la Juve vuole affidarsi al miglior architetto in circolazione, Andrea Pirlo. Anzi, dipendesse solo dal club bianconero, il regista del Milan e della Nazionale sarebbe già assunto, almeno questo è il piano tracciato da settimane a Torino. La trattativa è invece complessa, come sempre quando bisogna arruolare un top player, direbbe Beppe Marotta. Se non altro, ieri è stato fatto il primo passo concreto, con l’incontro, al centro tecnico di Vinovo, tra l’ad juventino e Tullio Tinti, agente del giocatore. Pirlo, in scadenza di contratto, è acquistabile a zero euro: pure all’alba dei 32 anni, che compirà il prossimo 19 maggio, e l’usura di chi gioca da dieci anni ad altissimo livello, sarebbe un gran colpo.\r\n\r\nSulla carta, e forse anche nella testa del centrocampista, il Milan ha ancora la prelazione sul futuro, ma non pare scontato il contrario: di certo Adriano Galliani vuol dimezzare l’ingaggio di Pirlo, arrivando a un’offerta massima tra i 3 e i 3,5 milioni di euro a stagione. E l’aver congelato qualsiasi colloquio fino a maggio, pur con decisione estesa a tutti gli altri nella stessa situazione, non sembra preludio di irrefrenabile amore. Così Pirlo aspetta una chiamata rossonera, e intanto il suo procuratore ascolta che si dice in giro. «Sono venuto a salutare Matri – ha raccontato ieri Tinti, lasciando il campo base juventino – e con Marotta non abbiamo assolutamente parlato di Pirlo. La Juve non ha mai parlato di Pirlo e io non ho mai parlato con lui della Juve». Detto che Tinti, in effetti, ha salutato Matri, e pure Toni, altro suo assistito, va aggiunto che appartiene a quella specie di procuratori che non confesserebbe la verità neppure sotto waterboarding da parte di agenti Cia. Figurarsi intimorito da un micrfono e qualche biro. Toccherà accontentarsi delle parole aggiunte infilandosi in auto: «Prima dobbiamo parlare con il Milan, poi vedremo tutto il resto, non c’è fretta». Nel resto, c’è anche la Juve, che ha ribadito di voler prendere il regista. Lui stesso ci ha fatto un pensierino, perché nonostante il grande feeling con Carlo Ancelotti, preferirebbe l’Italia all’estero. E non sarà solo questione di quattrini, ma pure di minuti sul prato. Infortunio di quest’anno a parte, nel Milan che verrà, Massimiliano Allegri non sembra potergli garantire l’abbonamento da titolare: con il probabile rinnovo di Seedorf, l’arrivo di Ganso, o di Lazzari, l’affollamento in mezzo sarebbe notevole. Problema inesistente in bianconero, così da potersi giocare anche il Mondiale 2014, uno dei suoi obiettivi. Tinti parlerà con il Milan, e se nulla sarà chiuso, sarà di nuovo il turno della Juve.\r\n\r\nIn mezzo al campo, la Juve infilerebbe volentieri un altro pezzo a costo zero, per scadenza di contratto, Michele Pazienza. Il centrocampista del Napoli, 29 anni il prossimo 5 agosto, è un fedelissimo di Walter Mazzarri, ma il suo arruolamento sarebbe indipendente dall’arrivo o meno del tecnico. Per applicazione, e anche per la solida ultima stagione, Pazienza viene giudicato un giocatore affidabile, e a costi contenuti, visto che l’attuale salario viaggia sugli 800.000 euro. Nei piani, sarebbe un buon cambio del centrocampo: sostanzialmente il cambio di Momo Sissoko, che verrà ceduto. «Prima di tutto c’è il Napoli, poi vedremo – ha detto Vincenzo D’Ippolito, il suo procuratore – ma per Michele ci sono diverse offerte». Come da copione. Colloqui pure per risistemare anche la difesa, se Marotta ha fatto quattro chiacchiere con Federico Pastorello che, insieme al fratello del giocatore, assiste Stephan Lichtsteiner: un altro che piace, molto. In questo caso, però, non sarà gratis.\r\n\r\nFracassi Enrico