Palermo – Juventus 2-1: highligts, tabellino ed interviste
Da fuoriserie vincente e spietata, la Vecchia Signora è ridotta ad un’utilitaria che procede in corsia d’emergenza e vede sfilare vincente al suo fianco chiunque le si avvicini. La scorsa giornata era toccato all’Udinese mettere la freccia e sorpassare i bianconeri, sul campo come in classifica. Stavolta è stato il Palermo di Delio Rossi a scavalcare gli uomini di Del Neri con lo stesso risultato dei friulani, 2-1, arrivato non in rimonta come l’Udinese ma costruito nei primi 20 minuti con Miccoli e Migliaccio (e con la complicità di Buffon, apparso poco reattivo). Il gol della Juve? Non di Matri, che ha comunque dato profondità alla squadra, ma ancora di Marchisio, come la scorsa giornata. I 35 punti significano ottavo posto in classifica, fuori da ogni tipo di piazzamento europeo dopo essere usciti da Europa League e Coppa Italia. La società chiede pazienza, intanto Del Neri va peggio di Ferrara e sembra incapace di dare alla squadra un carattere da grande squadra: per gran parte della partita sembrava un match tra una big e una provinciale, anzi, una Juvinciale.\r\n
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JUVE, DUE SCHIAFFI IN 20′ – Pronti via e alla prima occasione il Palermo passa avanti con l’asse Pastore-Miccoli a confezionare un ribaltamento di fronte perfetto concluso con un diagonale dal bomber tascabile che passa sotto le gambe di Buffon. Il portiere bianconero, apparso poco reattivo nell’occasione, si conferma ancora in ritardo di condizione al 20′ quando evita di uscire su un cross diretto in area piccola di Cassani, traversone che lo stacco di Migliaccio trasforma nel 2-0. La Juve? Tra errori di impostazione e mancanza di idee passa una mezz’ora da juvinciale, per poi costruire la prima azione pericolosa al 32′, chiusa da Matri addosso a Sirigu con tutto il tempo di piazzare la palla. Poi al 35′ un clamoroso mani di Bovo in area che Morganti fa finta di non vedere scatena la rabbia bianconera, catalizzata un minuto dopo dal sinistro di controbalzo di Marchisio che riapre la partita. Al secondo minuto di recupero altro penalty negato ai bianconeri, per una trattenuta di Bovo su Matri che in spaccata manda alto sottoporta, disturbato in maniera evidente dall’avversario. Ma Morganti non ci sente e manda tutti negli spogliatoi.
\r\nRIPRESA, CHE ERRORE MATRI – La palla buona però Matri ce l’ha all’inizio della ripresa, quando Krasic lo serve a centro area ma conclude addosso a Bovo in scivolata disperata. Sul corner successivo Marchisio riprova la staffilata in area, ma stavolta Nocerino, appostato sul palo, salva miracolosamente i suoi. Il Palermo prova a pressare ma soffre, si sfilaccia, accusa il generoso ritorno della Juve che all’11’ con Krasic e Del Piero va a un passo dal pari. Ma è l’ultima fiammata perché Matri accusa i crampi e lascia dopo 65′ la Juve senza centravanti, al suo posto Martinez. Dentro anche Sissoko per Aquilani, la Juve tenta, sfiancata, di recuperare cercando Krasic sempre e comunque, il Palermo sfiora il 3-1 con un’azione tambureggiante di Miccoli, Martinez dall’altra parte impegna Sirigu. Morganti lascia correre qualsiasi cosa, le squadre sono lunghissime. Spinta dalla grinta, dalla rabbia e dalla forza della disperazione i bianconeri si spingono avanti ma non trovano spazi giusti, il Palermo si chiude bene e porta a casa una vittoria che significa sorpasso e speranze crescenti di un posto al sole dell’Europa che conta. Quello che la Juve vede allontanarsi partita dopo partita. \r\n\r\nL’ad bianconero Marotta interviene a Sky per spiegare la decisione del silenzio stampa dei giocatori della Juventus e per appoggiare le parole di Del Neri sugli errori madornali di Morganti: «Voglio innanzitutto riconoscere i valori del vincente e la sconfitta. Non sono qui ad accampare delle scuse ma voglio esprimere una critica molto decisa nei confronti della classe arbitrale e dell’atteggiamento verso la Juventus. Non vorrei che le nostre valutazioni su Calciopoli siano intervenute in questo tipo di comportamenti. Non vorrei che quella che prima si definiva sudditanza ora diventi arroganza, che superi l’oggettività degli episodi in questione. Braschi ci disse che ruotando gli arbitri nessuno avrebbe diretto la stessa squadra più volte. Morganti è la terza volta che lo fa in questa stagione e in due è stato molto sfortunato». \r\n\r\n
\r\n\r\nLa rabbia per le decisioni arbitrali che hanno condizionato la partita e la soddisfazione peri i segnali di reazione della squadra. «Segnali di crescita si sono visti – dice Gigi Del Neri a Sky – Matri non è vero che l’ho tolto per scelta tecnica, aveva i crampi sennò giocava novanta minuti». L’arbitraggio di Morganti non lo ha proprio digerito: «Commentiamo sempre decisioni pazzesche, o non si vede o non si vuole vedere, situazioni di falli non dati, calci di rigore di un’evidenza sconvolgente, Bovo allarga il braccio, vogliamo rispetto non ci devono dare tutti i rigori, però quando sono così evidenti e l’arbitro è a due metri non può dire che non ha visto, sennò ci prende in giro».\r\nCon Morganti la Juve non è fortunata. «A Napoli ci ha annullato un gol che andavamo 1-1, sul fallo di Bovo è troppo vicino per non vedere, non ci stiamo ad accettare questi discorsi, noi continuiamo a lavorare bene, la squadra oggi meritava di più. Da qui bisogna ripartire ma anche facendo capire che ci vuole più attenzione per la Juve in questo momento da parte del settore arbitrale. Spero che Zamparini non venga a dire oggi che non gli hanno dato un rigore. Noi chiediamo solo rispetto».\r\n
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\r\n«MORGANTI VADA A FARE UN SOLARIUM» – Pesanti le dichiarazioni di Del Neri sull’arbitraggio, sempre in sala stampa:«Morganti va fermato, ha frenato la nostra corsa. Vada a fare un solarium o a mare a rilassarsi».\r\n\r\nCredits: TuttoSport\r\nFracassi Enrico