La Stampa: Juventus, il sogno è il gallese Gareth Bale
Espresso piuttosto chiaramente il desiderio per il 2011, «vincere», da Andrea Agnelli a Gigi Del Neri, alla Juve non resta che pianificare le mosse perché venga esaudito, al più presto. Così, fin da gennaio, lo shopping servirà per completare quella ristrutturazione già avviata l’estate scorsa dall’ad Beppe Marotta e dal coordinatore dell’area tecnica, Fabio Paratici. Sul menù, allora, oltre agli acquisti, dall’esterno sinistro alla punta, ci sono finite pure faccende interne, diciamo, come il futuro di due icone come Alex Del Piero e Gigi Buffon.\r\nLa prima mossa sarà l’attaccante, se non altro perché potrebbe essere fatta già a gennaio, chiudendo l’affare con la Fiorentina per Alberto Gilardino: non facile, ma a questo lavorano le parti. Chiaro poi che, non annodando l’accordo ora, in estate il club si prenderebbe più tempo, potendo così vagliare pure altre ipotesi: anche se il sogno dell’estate (scorsa), Edin Dzeko, sta per eleggere domicilio a Manchester, quartiere City. Innestato ora, Gila potrebbe però dare una bella mano a tentar di vincere, da subito. Altre soluzioni istantanee, da Benzema a Huntelaar paiono più complicate. L’altro pezzo pregiato, dove investire cioè, dovrà essere l’esterno mancino, il Milos Krasic del versante opposto: uno capace di fare la differenza, nell’assetto di Del Neri. Il primo della lista, ma vale per i club di mezza Europa, sarebbe Gareth Bale, 21 anni, quello che con la maglietta del Tottenham ha piallato l’Inter. Pensare che i bianconeri, già ai tempi di Alessio Secco e Roberto Bettega, lo trattarono: si parlava di un prezzo sui 13 milioni di euro, e di uno scambio con Iaquinta (più quattrini), ma alla fine gli Spurs non lo mollarono. Ora il costo s’è impennato di brutto: «Bale vale almeno 50 milioni», ha detto Redknapp, manager del club inglese. Esagerato, forse, ma su quegli ordini di grandezza ci si aggira. Una delle alternative, meno dirompente ma con il talento della polivalenza, è Ivan Rakitic, 22 anni, centrocampista croato (ma di passaporto Ue) dello Schalke 04, con cui è in scadenza di contratto. In un certo senso, appartengono al settore acquisti pure le opzioni sui prestiti avuti quest’anno. Due su tutte, Quagliarella e Aquilani. L’acquisto dell’attaccante è sostanzialmente obbligato, quello del centrocampista molto probabile.\r\nDa definire, ci sarà pure il futuro, non scontato, di Buffon e Del Piero. Sul portiere, che ha ripreso ad allenarsi con la squadra mostrandosi già pronto, bastino le parole di Agnelli: «Lo considero uno dei migliori portieri del mondo – disse il presidente bianconero – ma Storari non l’ha fatto rimpiangere. Quindi è solo un problema di abbondanza». Pensiero sostanzialmente ribadito l’altro giorno, alle telecamere Rai: «Le stelle senza il gruppo non sarebbero tali». Chiaro è che, quest’anno, Buffon finirà per riprendersi il posto, ma a giugno il capitolo cessione non è archiviato: se non altro perché la vendita già era stata progettata l’estate scorsa. Futuro precario anche per il capitano. Ancora Agnelli, che ha diviso affetti e professione: «Del Piero? Lo stimo, ma ha 36 anni e deve dirmi come si sente fra sei mesi, non oggi. Fra sei mesi, quando gliene mancheranno cinque per compierne 37». Non proprio un assegno in bianco. Dev’essere per questo che, oltre alla prima punta, da Gilardino in giù, da tempo attorno alla Juve s’addensano pure voci di compagni d’attacco più versatili. Ieri dall’Inghilterra soffiavano il nome (improbabile) di Van Persie: non sarà l’ultimo.\r\n\r\nFracassi Enrico