Ranking UEFA: è l’Europa League il tallone d’Achille dell’Italia
L’Italia molto probabilmente perderà il quarto posto in Champions League a partire dalla prossima stagione. Sì perché nel ranking UEFA attualmente i tedeschi precedono il Bel Paese calcistico la cui stagione nelle competizioni europee non si sta dimostrando alquanto esaltante. Fuori una su quattro nella competizione regina, rimane il Napoli invece a tenere alto l’onore italico in Europa League. Ed è proprio quest’ultima a gravare negativamente sul ranking dell’Italia. A dimostrarlo è un’ottima analisi effettuata da ‘Giornalettismo’, che vi riportiamo di seguito.\r\n\r\nTerminata la fase a gironi di Champions ed Europa League, è tempo di bilanci in ottica ranking UEFA (ru): è noto che Italia e Germania si stiano contendendo il terzo posto, l’ultimo che garantisce 4 club in CL. È bene ricordare calcio Italia quarta? che nel ru 2005/10, quello che attribuisce i posti in CL e EL al termine della corrente stagione, l’Italia riuscì a tenersi stretto il 3° posto anche grazie ad una rimodulazione dei bonus in CL: in altre parole, a parità di risultati, ma coi bonus validi fino al 2008/09, la Germania avrebbe già operato il sorpasso al termine della scorsa stagione europea. I risultati europei del 2010/11 entreranno a far parte del ru a partire da quello 2006/11, valido per i posti da assegnare al termine delle stagioni nazionali 2011/12, ma già coi soli risultati 2006/10, a cui si dovranno aggiungere quelli della corrente stagione, l’Italia è “partita” male, dato che la Germania aveva il 3° posto con 53,770, distanziandoci di ben 4,789 lunghezze. Al termine dei gironi le posizioni sono rimaste inalterate (anche a livello generale in alta classifica: il primo sorpasso, degli olandesi sui turchi, si registra al 9° posto) ma le distanze si sono allungate a 7,098 (66,936 contro 59,838); d’altronde i tedeschi vantano pure il 2° ru stagionale, secondi soli agli inglesi (che ormai fanno quasi storia a sé, irraggiungibili in vetta). È tempo di riporre i sogni nel cassetto per i club italiani?\r\n\r\nL’Italia ha 4 reduci, 3 in CL e 1 sola in EL. Le prime 3 possono portare alla causa, nelle migliori delle ipotesi (tutte vittorie tranne nei derby da disputarsi il più tardi possibile), bonus compresi, altri 42 punti totali, ai quali vanno aggiunti i 21 (la metà esatta, con 1/3 delle squadre) che il Napoli può raggranellare in EL. Un totale di 63 punti, da dividere per i 7 club con cui abbiamo giocato le coppe, che alzerebbero il ru di 9,000, portandolo a 68,838. Ricordando che la Germania ha ancora 2 club sia in CL e EL, e che ha iniziato la stagione con soli 6 club, significa che ai tedeschi basta raccogliere solo altri 11 punti totali per preservarsi dal (contro)sorpasso italiano: per esempio, se nel prossimo turno i club teutonici pareggiassero tutte le gare, i punti di “sicurezza” da guadagnare scenderebbero a soli 3. E, ripetiamo, ciò nella migliore delle ipotesi per le squadre italiane. Nel calcio è tutto possibile, ma realisticamente è quindi meglio già rassegnarci ad un declassamento nel ru. Visto che all’alto non si può più aspirare (fra l’altro inglesi, primi, e spagnoli, secondi, sono già irraggiungibili per noi anche se perdessero tutte le gare del prossimo turno), bisogna anche guardarsi le spalle? Al 5° posto staziona ora la Francia con 52,678, e con 4 club, equamente ripartiti fra EL e CL, ancora in gara: ciò significa un potenziale massimo di altri 72 punti da dividere per i 6 club iniziali. Tutt’al più i galletti possono ambire ad un ru di 64,678, ovvero di 4,840 superiore al nostro attuale. I punti indispensabili per preservarci da sorprese sono quindi 34 (su 63 massimi possibili): facendo un en plein di vittorie nel prossimo turno, i club italiani ne realizzerebbero 20 (bonus compresi), il 59% di quelli necessari. Un pericolo da tenere sotto osservazione ma non vicinissimo, ma a dire il vero, essere quarti o quinti non cambierebbe nulla: semmai bisogna guardarsi dal 6° posto, dove il 3° club in CL dovrebbe partire non dai play off ma dal preliminare precedente (quindi 4 gare per arrivare ai gironi). Attualmente sesto è il Portogallo, con 42,596 e 4 club superstiti, tutti in EL. Ovvero, un potenziale di 68 punti massimi che alzerebbe il ru di 13,600 portandolo a 56,196, ancora a 3,642 lunghezze dal nostro attuale.\r\n\r\nAd indagare su dove abbiamo perso punti e posizioni, si conferma ciò che avevamo appurato ben prima di tanti altri: è l’EL (e Coppa UEFA) a rappresentare il tallone d’Achille italico. Infatti, il ru nella sola CL ci vede saldamente al 3° posto con 71,750, e la Germania, 4ª, a ben 8,251 lunghezze. Vero che la Germania potrebbe al massimo alzare il suo ru di CL a 74,166, ma l’Italia dovrebbe fare almeno soli altri 10 punti per evitare sorpassi (se l’Inter conquistasse due vittorie col Bayern saremmo a posto). Viceversa il ru dell’EL è drammaticamente impietoso: l’Italia è sì quarta, ma a ben 18,589 lunghezze dalla Germania, addirittura seconda (notare che qui in vetta è la Spagna e l’Inghilterra, con un ciclonico 105,500 al 1° posto del ru di CL, in EL deve accontentarsi del 3° posto). Ovvero, anche coi 21 punti di un ipotetico stratosferico Napoli, si andrebbe al massimo a 41,575, e la Germania ci sovrasterebbe ancora di 13,339 unità. In generale il ru stagionale in EL è ad un misero 6° posto (peggio della Grecia!) a 7,000 che dimostra vieppiù la cecità dei club italiani: per guadagnare in campionato i primi 4 posti che significa(va)no CL, si lascia in disparte l’EL, i cui risultati mediocri sono la principale causa della perdita di una squadra in CL.