Moggi, la Juve, gli arbitri: quando un titolo cambia il senso all’intervista
\r\n\r\nSinceramente, d’accordo con gli altri ragazzi di Juvemania, mi ero proposto di non scrivere più nulla sulle manipolazioni che la stampa italiana usa a volte mettere in prima pagina pur di vendere qualche copia in più, data la crisi (irreversibile?) che attraversa. Articoli ed editoriali che, prontamente, sono poi ripresi dalle testate on line e che altrettanto prontamente vengono proposti nei forum e nei social network, creando le immancabili polemiche ed alimentando quel clima di sospetto che – dal 2006 ad oggi – ancora fa vendere giornali e clickare sulle news che riguardano quella farsa chiamata comunemente Calciopoli.\r\nPrendiamo ad esempio le ultime esternazioni di Luciano Moggi, il simbolo di quell’ obbrobrio giuridico (cit.), apparse ieri un po’ ovunque e prontamente ripresa da La Stampa, il giornale che noi consideriamo amico in teoria dovrebbe essere considerato vicino alla Juventus. Le riportiamo di seguito:\r\n\r\n…..Dagli allenatori agli arbitri. «I nuovi ancora non sono all’altezza – sentenzia Moggi -, ma tengo a precisare che sbagliano più i veterani che gli ultimi arrivati. Quando si trovano davanti squadre del calibro di Inter, Juve e Milan gli arbitri sono incerti e spinti a favorire maggiormente le squadre più blasonate». Moggi approfondisce il discorso. «Il gol annullato alla Lazio contro la Juve – dice l’ex dg bianconero, fuori dal calcio dopo lo scandalo calciopoli -, è stato un grave errore, se ci fossi stato ancora io mi avrebbero addossato le colpe della svista arbitrale. Non scordiamoci che alcune direzioni di gara di due anni fa hanno favorito platealmente l’Inter a discapito della Roma che a quest’ora avrebbe uno scudetto in più in bacheca»…..\r\n\r\nLetta così, non vediamo alcuna novità rispetto alle decine di interviste che il signor Moggi ha rilasciato da quando c’è stata la sua dipartita dal calcio “giocato”: segnalazione delle sviste arbitrali se possibile più frequenti e ben più decisive dal 2006 (post Calciopoli) ad oggi, la sudditanza psicologica che continua a condizionare gli arbitri a favore delle squadre top come Milan, Inter e Juventus, il fatto che se ci fosse stato ancora lui come DG bianconero, un episodio come quello successo sabato scorso in occasione di Lazio-Juve (goal non concesso a Mauri per un presunto fallo di Cruz su Legrottaglie fischiato dall’arbitro Gervasoni) avrebbe infiammato le malelingue.\r\nMa un articolo del genere, riportato correttamente, non avrebbe attirato nessuno.\r\nE allora cosa ci inventiamo per dare un po’ di brio alla notizia? Un bel titolo ad effetto, tipo questo:\r\n
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Titolo che, se inserito sapientemente in una zona ad hoc della pagina (online o cartacea che sia), siamo convinti avrà raccolto copiosi riscontri in fatto di click o letture.\r\nEra troppo facile – e deontologicamente troppo corretto – titolare “Moggi: arbitri ancora condizionati dalle grandi in Italia”? Evidentemente si.\r\n
Fracassi Enrico per Juvemania.it