Calciopoli: arbitri e guardalinee scagionano Pairetto
Nell’udienza di Calciopoli, tenutasi ieri (1 giugno 2010) arbitri e guardalinee sono stati tutti d’accordo: non c’era nessuna pressione da parte dei designatori per favorire determinate squadre e, in primis, la Juventus. Nessun dubbio nelle parole rese in aula a Napoli dai testimoni chiamati dai difensori di Pierluigi Pairetto. Tra gli altri sono sfilati volti vecchi e nuovi della classe arbitrale: Alfredo Trentalange, Stefano Farina, Sandro Guidi (osservatori nel 2004/05), e gli assistenti Narciso Pisacreta, Vincenzo Mitro, Marco Ivaldi. Tutti indistintamente hanno escluso pressioni o condizionamenti di alcun genere.\r\nA fine udienza, su richiesta dei legali dell’ex arbitro Massimo De Santis, è stata acquisita agli atti una circolare della Lega calcio del 2004 in cui si indicavano le norme per i contatti tra arbitri e dirigenti negli spogliatoi prima e dopo la partita: 20 minuti prima dell’incontro i saluti, e – a conclusione del match – l’incontro era consentito solo dopo la stesura del referto da parte del direttore di gara.\r\nTutto ciò avveniva mentre l’Italia intera vedeva per la prima volta le immagini quantomeno sospette della scampagnata romana di Moratti, insieme al colonnello Auricchio e al PM Narducci. Citando l’amico Christian Rocca mi viene da dire solo: “non fanno nulla neanche per salvare le apparenze”.