“Ti metto la mano in bocca e una in c…” | Serie A, scoppia il DISSING: violenta minaccia per l’ex Roma
L’ex difensore non si trattiene ed esplode la sua rabbia sul web: parole pesantissime postate sul suo profilo social
I calciatori, essendo figure di una certe fama, non sanno più cosa significhi avere la propria privacy, soprattutto nei tempi odierni. Di conseguenza non passano mai inosservati, un fattore sicuramente scomodo che li fa rimanere sempre sotto i riflettori, anche ed in particolare dei malviventi.
Queste persone che agiscono ed alimentano la criminalità hanno sempre gli occhi spalancati sulle loro prede. Attendono i momenti giusti per attaccare e non gli importa se in presenza delle vittime c’è anche la loro famiglia, tradendo anche i valori di un tempo.
I calciatori sono arrivati al punto di non essere neanche più tranquilli nelle loro abitazioni. Per quanto scelgano dei posti strategici e dei quartieri mirati o addirittura lontano da tutto e tutti come Roberto Baggio, sono sempre in pericolo, con la percentuale dei furti che è esponenzialmente aumentata negli ultimi anni.
Per questo motivo, data la poca sicurezza, predilogono l’assunzione dei bodyguard e dei cani da guardia. Non essere soli nella propria casa non fa sì che tutti gli abitanti della struttura siano a loro agio ma sicuramente godono di una maggiore tranquillità e protezione.
Ennesimo furto
Una delle città più bersagliate è Napoli. Da quando la società partenopea è tornata stabilmente in Serie A sotto la guida di De Laurentiis e conseguentemente il blasone dei calciatori acquistati è aumentato, c’è una maggiore affluenza di ladrocinio.
L’ultimo episodio ha come vittima Matteo Politano, al quale hanno sottratto la sua auto che era parcheggiata all’esterno di un ristorante nel quartiere napoletano di Posillipo nella notte tra il 9 e il 10 ottobre. La vettura è stata ritrovata nelle zone di Casoria con al suo interno i documenti di identità ma non con il suo portafogli, nonostante avesse esplicitamente richiesto di riaverlo dato il valore affettivo che gli attribuiva.
La grande rabbia di Stovini pic.twitter.com/IWFzDnYsrQ
— La Ragione Di Stato (@ragionedistato) October 12, 2024
Rabbia incontrollata
Nei giorni scorsi si è verificato un altro avvenimento ai danni di un calciatore, che però ha già appeso gli scarpini al chiodo dal 2015. Si tratta di Lorenzo Stovini, classe 1976 che ha militato tra Roma, Vicenza, Reggina, Lecce, Catania, Empoli, Brescia e Casellina.
Al difensore gli sono stati sottratti il casco e le chiavi del suo scooter, scaturendo una reazione tutt’altro che pacata. Ha esternato appieno la sua rabbia sui propri profili social tramite un messaggio intimidatorio nei confronti del delinquente, promettendogli di scovare la sua identità, di trovarlo e di fargliela pagare a suo modo.