Se vuoi rimanere, scaldi la tribuna | Thiago Motta a muso duro: out il figlioccio di Allegri
Thiago Motta è finalmente sbarcato fisicamente alla Continassa, anche perchè tra qualche giorno inizierà il primo ritiro della nuova Juventus, e l’entusiasmo dei tifosi è palpabile.
D’altronde, gli ultimi tre anni con Allegri alla guida della squadra hanno lasciato strascichi enormi nei calciatori, non necessariamente per le colpe del tecnico toscano che sicuramente ci sono.
Non bisogna però nemmeno dimenticare che la Vecchia Signora viene da anni davvero burrascosi per motivi che nulla hanno a che fare con il calcio giocato, e lo scorso anno il club è rimasto fuori dalla coppe europee proprio a causa del terremoto giudiziario arrivato due stagioni fa con l’inchiesta Prisma, e che per due anni ha impedito ad Allegri di poter gestire lo spogliatoio in maniera serena.
Ma c’è però anche da dire che il gioco della Juventus in quest’ultima stagione aveva finito con il deprimere l’intero ambiente tra tifoseria e calciatori.
Anche per questo l’arrivo di Thiago Motta è stato accolto con tutto questo entusiasmo: parliamo infatti di un grande talento, un tecnico emergente che lo scorso anno ha fatto raggiungere al suo Bologna un risultato straordinario, con una proposta di gioco offensiva e innovativa.
La nuova avventura di Thiago Motta alla Juventus
Questo, unito al fatto che il calciomercato della Juventus è iniziato con acquisti importanti e ha già portato all’arrivo di campioni come Douglas Luiz e Thuram, infonde la speranza nei tifosi che la squadra possa essere competitiva per lo scudetto già a partire dalla prossima stagione.
Thiago Motta però ha già dimostrato nella sua breve carriera in panchina, di non essere un uomo disposto a scendere a compromessi, in primo luogo con i suoi calciatori. E questo è il motivo per cui Chiesa alla Juventus è stato messo sul mercato in modo così brusco nelle ultime settimane.
Motta è sicuro: Milik non fa parte del suo progetto tecnico
L’esterno non convince infatti il nuovo tecnico bianconero che lo ha bocciato in modo netto. E sembra che Motta abbia fatto la stessa cosa anche con Milik, comunicandogli che non lo ritiene un calciatore in grado di far parte del suo reparto offensivo e invitandolo a trovare una nuova sistemazione.
Anche perché sembra che il diktat di Motta sia stato perentorio: se Milik resta in squadra, andrà direttamente in tribuna.